religione

Sapevate che Chiara Lubich era una francescana?

Gelsomino Del Guercio
Pubblicato il 11-01-2020

22 gennaio 1920. A cento anni dalla nascita, sono in programma nella "sua" Trento, imponenti celebrazioni per ricordare Chiara Lubich. Ad onorare la memoria della fondatrice del Movimento dei Focolari, ci sarà anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Chiara Lubich è oggi considerata una delle figure più rappresentative del dialogo interreligioso ed interculturale. Ha ricevuto, in vita, il Premio Unesco per l'Educazione alla Pace ed il Premio per i Diritti Umani del Consiglio d'Europa, oltre a numerosi dottorati honoris causa in varie università di tutto il modo.

L'INGRESSO NEL TERZO ORDINE

Questo suo amore per la pace tra popoli, lo ha maturato da giovanissima, negli anni della Seconda Guerra Mondiale, quando decise di entrare nel Terzo Ordine francescano e pronunciare il voto di castità nel novembre del 1943.

LA MAESTRINA SILVIA

Un frate che la conosceva bene, ha raccontato ad Avvenire la vocazione di Chiara: «Avevo appena finito gli studi - raccontavapadre Casimiro - Il Superiore provinciale mi aveva affidato il Terz’Ordine francescano, così io andavo in giro a predicare. Anche quel giorno nell’orfanotrofio di Cognola alle tre giovanissime maestre parlai dell’ideale di san Francesco, del suo "fuoco d’amore". Alla fine chiesi loro che cosa ne pensassero e una sola, Lubich Silvia, mi rispose con parole che non ho mai dimenticato: "Padre, io non avevo mai sentito cose del genere. Voglio anch’io questo fuoco d’amore, voglio portarlo nel mondo". La guardai e la vidi ardere dello stesso fuoco». Presto la maestrina Silvia da Trento, anni 22, diventerà Chiara Lubich.

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NEL COLLEGIO DEI CAPPUCCINI

Nel Collegio dei Cappuccini di Trento Chiara si attivò per fornire ospitalità e conforto alle famiglie sfollate dopo i bombardamenti aerei, ed è lì che è nata l'idea del "focolare", come rivela Trento Today, attorno al quale riunire i dolori e le speranze di chi aveva perso tutto.

Nel Dopoguerra il movimento di aiuto materiale e spirituale si diffonderà i tutta Europa ed in tutto il mondo.

L'ULTIMO MESSAGGIO

Per tutta la vita Chiara Lubich fu mediatrice per la pace all'interno dei conflitti geo-politici del Dopoguerra, dall'Europa dell'est all'Africa, grazie ad un approccio mistico molto antico alle nuove idee di internazionalismo e convivenza dei popoli.

«Se cammineremo in avanti in queste vie potremo dire davvero: ‘La mia notte non ha oscurità’, ma tutte le cose risplendono nella luce», questo, nel 2008, il suo ultimo messaggio pubblico prima di morire.

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