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Vittoria. Lo Stato arranca. Le Forze dell’Ordine non riescono a controllare il territorio

PAOLO BORROMETI Articolo21
Pubblicato il 14-07-2019

Ci vogliono muti, ma questo è il momento di urlare. Lo dobbiamo fare per noi, per i nostri figli, per i più piccoli come Alessio e Simone.

Perchè mentre piangiamo il piccolo Alessio e preghiamo per il cuginetto Simone (in ospedale in fin di vita e con le gambe amputate), a Vittoria continua ad accadere di tutto e lo Stato purtroppo arranca.

Uno degli indagati per omissione di soccorso e favoreggiamento dell’omicida di Alessio è Angelo Ventura, il figlio del boss Titta Ventura. E Angelo Ventura, candidamente su Facebook scrive che è “addolorato”.

Sì, avete capito bene, era a bordo della macchina che ha ucciso il povero Alessio e ridotto in fin di vita Simone, è scappato senza soccorrere i bimbi. Ed è “addolorato”. Incredibile.

Ma purtroppo non è finita qui.

Un “amico” di Angelo Ventura, un pluripregiudicato, Giuseppe Cammalleri, scrive pubblicamente qui su Facebook che “Borrometi è lo schifo della terra” e che mi dovrei “vergognare” perchè ho denunciato i nomi e cognomi di chi è scappato, esattamente come il delinquente Angelo Ventura. Non contento mi dice, sempre pubblicamente, che sono un “essere spregevole”.

Io faccio il giornalista e che, piaccia o no, ho l’obbligo di fare nomi e cognomi. Anche se sono i figli dei boss!

Ed intanto domani i funerali del piccolo Alessio saranno fatti dall’agenzia funebre di Cutello, lo stesso che con Angelo Ventura ed il padre capomafia è a processo. Per mafia.

Mi spiace dirlo ma quanto sta accadendo è la testimonianza che lo Stato arranca. Le Forze dell’Ordine non riescono a controllare il territorio (non per colpa propria ma per mancanza di personale) e si rischia di consegnare le città in mano a delinquenti e mafiosi.

In posti come Vittoria ci vuole forte la presenza dello Stato, con uomini, con mezzi (se necessario anche con l’esercito) e con la cultura.

Se così non sarà è tutto finito.


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