San Francesco non aveva una banca

di Chiara Frugoni

In un omelia di Francesco I che ha destato un certo scalpore perché insinuava un dubbio sulla necessità che la Chiesa possedesse una sua propria banca e cioè il tanto discusso IOR (Istituto per le Opere religiose) il papa ha detto testualmente: «La predicazione evangelica nasce dalla gratuità, dallo stupore della salvezza che viene e quello che io ho ricevuto gratuitamente, devo darlo gratuitamente […] San Pietro non aveva un conto in banca, e quando ha dovuto pagare le tasse il Signore lo ha mandato al mare a pescare un pesce e trovare la moneta dentro al pesce, per pagare. Filippo, quando ha trovato il ministro dell’economia della regina Candace, non ha pensato: ‘Ah, bene, facciamo un’organizzazione per sostenere il Vangelo’. Non ha fatto un ‘negozio’ con lui: ha annunziato, ha battezzato e se n’è andato".

Papa Francesco ha esordito partendo dal versetto evangelico Mt 10,9: “Non procuratevi oro nè argento nè denaro nelle vostre cinture": un versetto importante nella biografia spirituale del suo santo omonimo. Infatti, narra Tomaso da Celano, che fu proprio quando Francesco, ascoltando la messa, sentì ripetere dal sacerdote che i discepoli di Cristo «non devono possedere né oro nè argento nè denaro, né portare bisacce né avere calzari, né due tonache, ma soltanto predicare il Regno di Dio e la penitenza», che «subito, esultante di Spirito Santo, esclamò: ‘Questo voglio, questo chiedo, questo bramo di fare con tutto il cuore!’. S'affretta allora il padre santo, tutto pieno di gioia, a realizzare il salutare ammonimento». Francesco si spoglia del piccolissimo “più” che aveva con sé: i calzari, la cintura di cuoio, il bastone, e dal quel momento si fa povero con i poveri.

La necessità di una Chiesa povera è stato il concetto su cui tanto ha insistito papa Bergoglio in questa sua omelia. Egli evidentemente trova nel nome prescelto il sicuro timone per rimanere fedele ai propri convincimenti personali: san Pietro non aveva una banca, ma nemmeno san Francesco!