Papa Francesco e san Francesco

di Chiara Frugoni

Si continua a parlare di papa Francesco e probabilmente si continuerà.
Questo nome così insolito e così fortemente evocativo per un papa ha un effetto trascinante perché immediatamente, per associazione d’idee, pensiamo subito a Francesco il santo.
Non succedeva così in passato quando parlando di un papa: Giovanni, Paolo, Benedetto, il nome identificava la persona senza che si pensasse automaticamente anche all’evangelista, allo scrittore delle Epistole o al grande monaco. Papa Francesco invece è come se camminasse sempre con l’ombra del figlio di Bernardone e non con la propria.

Forse vale la pena riflettere su tale novità, perché questa unione che si produce nella nostra mente può fare nascere anche equivoci. Francesco non è rinato anche se certamente il pontefice si ispira al grande modello. Nella Pasqua appena passata egli ha sottolineato che furono le donne e non gli apostoli a diffondere per prime la buona novella della Risurrezione, mettendo in risalto l’importanza del ruolo delle donne. Anche Francesco le stimava moltissimo tanto da pensare, almeno agli inizi, di dare vita ad una fraternità di uomini e di donne, come attesta il vescovo Giacomo da Vitry che conobbe personalmente il santo.

Le parole del pontefice confortano, speriamo di vedere presto l’applicazione di questi ottimi intendimenti in un diverso ruolo assegnato alle donne nella vita della Chiesa.