Le visite dei pontefici
Sono già 1.400 i senza fissa dimora che hanno trovato un posto letto tra la Casa dell'Accoglienza del
Comune (l'ex dormitorio di viale Ortles 69) e i centri gestiti dalle associazioni. Tra loro c'è Alex. È arrivato in
auto a Milano da Budapest, la sua città. Insieme a tre minorenni come lui. Aveva 16 anni. «Quelli che
guidavano, alle frontiere pagavano perché nessuno vedesse». Alex ha da poco compiuto 18 anni. Parla dei
trafficanti di minori che dal suo Paese l'hanno portato qui. «Dovevamo diventare ladri. Appena arrivati in Italia
la polizia ci ha fermati: non ho mai rubato né qui né in Ungheria». Parla dei suoi progetti: «Vorrei diventare
infermiere».
Alex è uno degli 80 ragazzi che vivono nella Comunità leggera Sant'Agostino di via Calvino. Aperta in
febbraio dalla fondazione Fratelli di San Francesco, ha già accolto 200 minori stranieri non accompagnati
inviati dal Comune. Ragazzi che altrimenti sarebbero in strada.
Come Ahmed, egiziano che tra pochi giorni avrà 18 anni, e ha inviato il suo curriculum a mezza Milano.
Spiegando: «Posso fare tutto. Il muratore, l'idraulico, il pizzaiolo». E ha trovato un lavoro in pizzeria. Sono
tante le storie di questi ragazzi, che in buona parte arrivano dal Bangladesh: 49 su 80. Dopo un mese nella
stiva di una nave, come Shamsur, 16 anni, che adesso impara a fare il muratore.
«Passano qualche giorno per strada, poi vengono portati qui dalle forze dell'ordine - racconta Rossella
Zenoni, responsabile dei centri d'accoglienza della Fondazione Fratelli di San Francesco -. In pochi giorni
hanno un tetto sulla testa anche perché questo prevede la legge per chi ha meno di 18 anni».
I minori stranieri come Alex, Shamsur e Ahmed, secondo il Comune sono 516, collocati in 33 comunità
alloggio. Sono ben di più gli adulti senza dimora: a Milano 13.115 (almeno 45.000 in Italia), secondo una
ricerca-censimento condotta dall'Istat con Fio.Psd, la Federazione italiana degli organismi per persone senza
dimora (Psd). Attraverso i dati forniti da 1.625 organizzazioni, lo studio spiega che quasi due terzi dei senza
dimora (63,9%), prima di vivere per strada abitava in casa, e la maggioranza (57,9%) ha meno di 45 anni.
Il centro aiuto della Stazione Centrale da oggi, domenica 2 dicembre, rimarrà aperto sino alle 24 (per
segnalare eventuali casi i numeri, attivi tutti i giorni dalle 8.30 alle 19 o fino alle ore 24 nei giorni di allerta
freddo, sono: 02-884.47645/6/7).
Quest'anno per far fronte all'emergenza freddo il Comune mette a disposizione 2.500 posti (erano 2.020 lo
scorso anno) e stanzia 1.007.900 euro, ripartiti tra prima accoglienza, accoglienza notturna, unità mobili.
L'associazione Progetto Arca lo scorso inverno durante l'emergenza freddo ha allestito sei centri in sette
giorni. I volontari della Ronda della Carità hanno intercettato 19.565 persone e distribuito 18.600 pasti nelle
strade di Milano. La Caritas Ambrosiana, che per i senzatetto opera attraverso il Rifugio alla Stazione
Centrale e i Sam (Servizio accoglienza milanese) ha rilevato del 6% dei «poveri cronici», persone che si
rivolgono per almeno due anni consecutivi all'assistenza. I medici volontari del Poliambulatorio Fratelli di San
Francesco nel 2011 hanno visitato 25.134 pazienti mentre la onlus l'anno scorso ha accolto e aiutato 12.514
esseri umani. Ma il bilancio della solidarietà potrebbe essere molto più lungo.
A chi rivolgersi
Fratelli di San Francesco d'Assisi. Quattro case, 700 posti letto. www.fratellidisanfrancesco.it Fondazione
Progetto Arca (www.progettoarca.org). 400 posti letto tutto l'anno e altri 300 durante l'emergenza freddo.
Caritas Ambrosiana offre 64 posti letto al rifugio in Stazione Centrale (www.caritas.it).
City Angels (www.cityangels.it) gestiscono un centinaio di letti. (Corriere Milano)
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