Serie TV

Episodio 4: Un estraneo sulla strada

Eugenio Bonanata e Daniele D’Elia
Pubblicato il 04-10-2021

Cambia la vita interiore di Francesco

Dopo la dura esperienza della prigionia, lentamente la vita interiore di Francesco cambia. Tornato alla normalità, finita la sua detenzione, si imbatte in un estraneo, un nobile caduto in disgrazia. Mosso da compassione, si priva dei suoi abiti per vestire il misero. Nella “Leggenda Maior”, San Bonaventura commenta il gesto: “compì un duplice atto di pietà, poiché nascose la vergogna di un nobile cavaliere e alleviò la miseria di un povero” (FF, 1030).

Padre Enzo, ispirato da questo episodio, ricorda che papa Francesco proprio qui ad Assisi ha firmato la sua Enciclica “Fratelli tutti”. Il capitolo secondo del documento firmato dal pontefice è interamente dedicato alla parabola evangelica del Buon Samaritano. L'analogia tra questa e l'episodio dell'estraneo sulla strada del poverello d'Assisi è senz'altro evidente. E l'insegnamento, ci ricorda il Papa è che “siamo stati fatti per la pienezza che si raggiunge solo nell’amore”. (Fratelli tutti, 68). Solo questa carità, di cui parla il pontefice, può realizzare pienamente la nostra vita e il santo Francesco comincia a sperimentarlo sulla sua pelle in questa fase della sua esistenza. È il periodo, come detto, in cui il suo animo è profondamente turbato. Tutte le sue certezze passate, i suoi sogni di gloria, sono traballanti, e alcuni fatti lo hanno segnato duramente.

Un ulteriore episodio è significativo è può confermarci che è iniziata la sua conversione. Padre Enzo racconta sinteticamente ciò che riportano le fonti: ad un banchetto, gli amici si accorgono che è eccessivamente pensieroso e rimangono “trasecolati nel vederlo mutato” (FF, 1402). Lo interrogano chiedendogli se la causa è qualche donna di cui è rimasto invaghito. La risposta di Francesco è eloquente: “Stavo sognando di prendermi in sposa la ragazza più nobile, ricca e bella che mai abbiate visto”. Allude alla vita religiosa e, deluso dai piaceri mondani, il santo comincia già a pregustare la vera gioia e ha compreso che c'è una sorgente di vera letizia da ricercare altrove. Non sono i banchetti, le feste, la gloria, il lusso e la popolarità che possono soddisfare le aspirazioni dell'anima, ma è Dio che può placare ogni nostra sete.

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