rubrica_speciale_pace

Gli aneddotidi Alessio Antonielli

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001



Appresi la NOTIZIA da Dante Alimenti
1986: p. Vincenzo Coli
Custode dal 1981 al 1990

Nell'1986 al primo storico incontro mi chiamò Dante Alimenti, noto telecronista Rai, il quale, in tempi non sospetti, mi disse: «Ascolta attentamente il discorso di questa sera del Papa», proprio quella sera Giovanni Paolo II annunciò che sarebbe venuto ad Assisi. Era il 25 gennaio e a Roma il Santo Padre presiedeva la settimana di preghiera per l'unità dei Cristiani. Dopo questa seguirono altre telefonate naturalmente, ma quello che ancora mi fa sorridere è che i giornalisti la sanno e la “spifferano” sempre prima degli altri... Nell'incontro vero e proprio del 27 ottobre, quello che mi colpì maggiormente fu come i leader religiosi di tutto il mondo avessero una reverenza ed un rispetto per il Pontefi ce. Ho intravisto in questo “il fi ne ultimo della storia” dove tutti i popoli convergeranno verso l'unico pastore, Gesù redentore dell'uomo.

Se non parlo con LUI
1993: p. Giulio Berrettoni
Custode dal 1990 al 2000

Mi trovavo ad accogliere il Papa la sera del 9 gennaio 1993 quando arrivò al Sacro Convento per il secondo incontro mondiale di pace da lui indetto con musulmani ed ebrei. La sera lo accompagnai nel suo appartamento al Sacro Convento e mi disse: «Padre Giulio ci vediamo domani mattina alle 8». Il giorno seguente alle 5 di mattino la Gendarmeria Vaticana, addetta alla sicurezza del Papa, mi avvisò che il Papa si era alzato ed era andato nella Cappella a pregare. Mi alzai di tutta fretta e mi recai nei corridoi della Cappella attendendolo. Alle 7,30 uscì e ci salutammo. Io gli dissi: «Santità, si è alzato presto questa mattina, non dovevamo vederci alle 8?» e lui mi rispose: «Altrimenti che gli dico, se non parlo con Lui?». Alle 10 il Papa aveva l'incontro in Basilica Superiore con ebrei e musulmani. Una storia questa che mi ha molto edifi cato e che ci fa comprendere il segreto e la riuscita dell'incontro, cioè la forza della preghiera e il rapporto con Dio.

Il PAPA con i suoi figli
2002: p. Vincenzo Coli
Custode dal 2001 al 2009

Quel giorno mi trovai dinnanzi ad un Papa ammalato ma indomito, quello che mi colpì fu la sua coscienza nel cercare un cammino serio di collaborazione per garantire le condizioni della pace e della giustizia nel mondo. Quest'aspetto fu la percezione più chiara che porto ancora con me. Ricordando un aneddoto di quel bel momento mi viene alla mente che fummo presi in contropiede quando al termine della giornata, che avvenne sotto una grande tensostruttura innalzata sulla piazza della Basilica Inferiore, avevamo concordato con il Papa il cosiddetto “baciamano” prima di ripartire per Roma. Ci accorgemmo che c'erano stati diversi imprevisti che avevano allungato i tempi. Pochi minuti prima della conclusione dell'incontro, il segretario personale del Papa, Monsignor Stanis?aw Dziwisz, mi chiamò e mi disse: «Fai venire subito tutti i frati che facciamo una foto di gruppo con il Santo Padre». In quattro e quattr'otto dovetti far chiamare tutti e ci mettemmo attorno a Giovanni Paolo II sul palco. Fu la foto che fece il giro del mondo di quell'incontro. Allora i giornali colsero bene il momento titolando: “Il Papa con i suoi figli”.

Cari amici la rivista San Francesco e il sito sanfrancesco.org sono da sempre il megafono dei messaggi di Francesco, la voce della grande famiglia francescana di cui fate parte.

Solo grazie al vostro sostegno e alla vostra vicinanza riusciremo ad essere il vostro punto di riferimento. Un piccolo gesto che per noi vale tanto, basta anche 1 solo euro. DONA