religione

Il nuovo anno fraterno della Gioventù Francescana

Gelsomino Del Guercio Facebook Gifra Italia
Pubblicato il 28-11-2020

Si apre un percorso che guarda a San Paolo, Francesco e Chiara e Carlo Acutis

Cosa sta accadendo nel nuovo anno fraterno della Gioventù Francescana? Il covid ha stoppato le attività della GiFra, motore delle nuove generazioni che ispirano a San Francesco? Le risposte a queste domande le hanno date quattro ragazze del Consiglio Nazionale Gifra, intervistate dall’agenzia Aci Stampa. Chiara, Roberta, Serena, e Giulia hanno spiegato come la Gioventù Francescana sta dribblando il covid in vista del 2021.

SAN PAOLO, CHIARA E FRANCESCO

Intanto il nuovo anno fraterno è iniziato sul tema: 'Alzati! Ti costituisco testimone di quel che hai visto! (At 26, 16)’. «Il percorso di vita che faremo da qui ai prossimi mesi - dice Chiara - ci aiuterà a diventare testimoni nel mondo, così come ci racconta il brano degli Atti degli Apostoli di cui sopra, in cui San Paolo da persecutore della Chiesa diventa testimone di Cristo. Oltre che dalla figura di San Paolo ci lasceremo guidare anche dai nostri Santi Francesco e Chiara d’Assisi».

“LEGGERE L’INCONTRO CON CRISTO”

I GiFrini si danno come obiettivo quello di «leggere la realtà cercando di educarci a non essere indifferenti verso ciò che ci è attorno e a riconoscerne i limiti e le potenzialità; impareremo poi a leggere la vita per educarci a crescere nella consapevolezza di noi stessi, come creature, fra talenti e limiti. Il punto centrale sarà riuscire a leggere l’incontro con Cristo: il giovane francescano farà memoria del suo incontro con Gesù e imparerà a riconoscerlo nella sua quotidianità».

LE “ALTERNANZE” DI SAN FRANCESCO

Le tappe successive saranno: leggere la vocazione e diventare testimone «attraverso cui scoprire di essere dentro il progetto d’amore di Dio e ci metteremo in gioco per testimoniarne il suo incontro». San Francesco alternava «momenti di vita in fraternità a lunghi periodi di solitudine per costruire in pienezza e autenticità il suo rapporto con Dio, ci ricorda la necessità costante della perfetta letizia, la naturalezza della lode a Dio, spontanea e genuina; ci ha detto che tre cose non possiamo mai smettere di chiedere al Signore: fede retta, speranza certa, carità perfetta». 



COSA HANNO IN COMUNE CARLO ACUTIS E LA GIFRA


Il nuovo anno fraterno è iniziato con lo sguardo rivolto al giovane beato Carlo Acutis. Osserva la Gifrina Giulia: «Come ogni servo di Dio, beato, santo, ciò che ci parla di lui è la sua stessa vita. Abbiamo un punto in comune molto forte con Carlo: l’Eucarestia». Come Carlo definiva l’Eucarestia «autostrada per il Cielo», così i giovani francescani per il proprio discernimento vocazionale, pongono l’Eucarestia al centro della loro chiamata: «E’ questo - conclude Giulia - uno dei pilastri della nostra promessa con la quale, annualmente, rinnoviamo l’impegno del nostro cammino». Leggi anche: Gioventù francescana: sono sempre con noi due stelle polari Leggi anche: Ecco la preghiera della Gioventù Francescana! Leggi anche: La Gioventù Francescana compie 70 anni, tra fraternità e amore

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