interviste

Sacra Sindone, il "quinto vangelo" - Intervista a MARCO TOSATTI

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

Vaticanista de La Stampa



Chi è l'uomo della Sindone? Coincide con la tradizione cristiana?
Assolutamente, direi che coincide in maniera “tremenda” con la tradizione cristiana. Qualcuno, addirittura, ha parlato di un quinto vangelo parlando della Sindone. Una serie di elementi ci portano a vedere in quell'uomo il Gesù dei vangeli che è stato torturato crocifi sso e che è morto sulla croce.

Sulla Sindone c'è sangue, che cosa ci dice questo sangue?
Quel sangue ci dice che è un uomo che è stato torturato in una maniera impressionante e che ad un certo punto gli è stato dato un colpo di lancia quando era già morto a livello delle costole. Dal momento che era già morto e il siero si era già diviso dal sangue stesso, infatti noi abbiamo siero e sangue sulla Sindone, gli è stata imposta una specie di corona orientale sulla testa, fatta di spine e a forma di casco. Questa corona ha prodotto una perdita di sangue, il famoso ricciolo che noi vediamo in moltissime icone è stato copiato dalla Sindone, ma non è un ricciolo di capelli è quel sangue che è colato da una delle ferite della testa. È impensabile che un falsario del medioevo avesse la capacità di riprodurre un'immagine in negativo, di trovare un uomo e crocifi ggerlo come facevano i romani e una conoscenza del fatto che c'è sangue serioso e arterioso (conoscenze queste che avverranno nel XVI e XVII secolo). Non è quindi assolutamente credibile l'ipotesi di un falso. Non c'è pigmento sulla Sindone, non c'è colore.

Durante la seconda guerra mondiale, l'esplosione della bomba atomica a Nagasaki e Hiroshima proiettò immagini di corpi sui muri. È un'esplosione atomica quella che ha creato la Sindone e possiamo dire che è frutto di che cosa?Ci fermiamo qui con la scienza?
Lì siamo già nella fede. Credo che l'ipotesi più accreditata sia quella di una irradiazione molto forte che è durata per un tempo brevissimo e che ha invecchiato, disidratato in maniera superfi ciale solo alcune delle fi brille del lino.

L'uomo della Sindone è risorto?
Quel corpo è scomparso. È scomparso perché il sangue che noi troviamo sulla Sindone non ha tracce né di rotture di croste né di trascinamento. Vuol dire che se io metto un cadavere in un lenzuolo e poi lo apro e cerco di sollevare il corpo morto (un uomo abbastanza alto e di circa 70/80 kg) qualcosa succede a quel sangue, ci sarebbero dei segni che non ci sono sulla Sindone. La scienza non ci potrà mai dire con certezza che si è trattato della risurrezione, però noi siamo di fronte ad un mistero enorme che è dato da questo oggetto unico al mondo. Questo è il punto di collegamento, il confi ne fra dove ci porta la scienza e dove comincia un'altra cosa.

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