Le visite dei pontefici
Vaticanista de La Stampa
Chi è l'uomo della Sindone? Coincide con la tradizione cristiana?
Assolutamente, direi che coincide in maniera “tremenda” con
la tradizione cristiana. Qualcuno, addirittura, ha parlato di un
quinto vangelo parlando della Sindone. Una serie di elementi
ci portano a vedere in quell'uomo il Gesù dei vangeli che è
stato torturato crocifi sso e che è morto sulla croce.
Sulla Sindone c'è sangue, che cosa ci dice questo sangue?
Quel sangue ci dice che è un uomo che è stato torturato in
una maniera impressionante e che ad un certo punto gli è
stato dato un colpo di lancia quando era già morto a livello
delle costole. Dal momento che era già morto e il siero si era
già diviso dal sangue stesso, infatti noi abbiamo siero e sangue
sulla Sindone, gli è stata imposta una specie di corona orientale
sulla testa, fatta di spine e a forma di casco. Questa corona
ha prodotto una perdita di sangue, il famoso ricciolo che noi
vediamo in moltissime icone è stato copiato dalla Sindone,
ma non è un ricciolo di capelli è quel sangue che è colato
da una delle ferite della testa. È impensabile che un falsario
del medioevo avesse la capacità di riprodurre un'immagine in
negativo, di trovare un uomo e crocifi ggerlo come facevano
i romani e una conoscenza del fatto che c'è sangue serioso e
arterioso (conoscenze queste che avverranno nel XVI e XVII
secolo). Non è quindi assolutamente credibile l'ipotesi di un
falso. Non c'è pigmento sulla Sindone, non c'è colore.
Durante la seconda guerra mondiale, l'esplosione della
bomba atomica a Nagasaki e Hiroshima proiettò immagini
di corpi sui muri. È un'esplosione atomica quella che ha
creato la Sindone e possiamo dire che è frutto di che cosa?Ci fermiamo qui con la scienza?
Lì siamo già nella fede. Credo che l'ipotesi più accreditata sia
quella di una irradiazione molto forte che è durata per un
tempo brevissimo e che ha invecchiato, disidratato in maniera
superfi ciale solo alcune delle fi brille del lino.
L'uomo della Sindone è risorto?
Quel corpo è scomparso. È scomparso perché il sangue che
noi troviamo sulla Sindone non ha tracce né di rotture di croste
né di trascinamento. Vuol dire che se io metto un cadavere
in un lenzuolo e poi lo apro e cerco di sollevare il corpo morto
(un uomo abbastanza alto e di circa 70/80 kg) qualcosa succede
a quel sangue, ci sarebbero dei segni che non ci sono sulla
Sindone. La scienza non ci potrà mai dire con certezza che si
è trattato della risurrezione, però noi siamo di fronte ad un
mistero enorme che è dato da questo oggetto unico al mondo.
Questo è il punto di collegamento, il confi ne fra dove ci porta
la scienza e dove comincia un'altra cosa.
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