Le visite dei pontefici
Le celebrazioni nazionali per la festa di san Francesco di Assisi costituiscono un
Le celebrazioni nazionali per la festa di san Francesco di Assisi costituiscono un momento forte per ripensare la sua personalità e la sua missione, sia in chiave di fede che laica, proponendosi, Francesco, con semplicità, umiltà e trasparenza, con i suoi valori ed i suoi ideali. In tempi come i nostri si è costretti, dalla logica della vita e della ragione, a lasciar cadere tanto “ciarpame” per focalizzare problematiche essenziali. Secondo Francesco, la nostra tradizione e l'attuale impegno della Comunità del Sacro Convento, desidero accennare a tre valori che non possono essere messi da parte né da chi crede né da chi non crede, con superficialità o indifferenza. Essi sono i seguenti: Dio, l'uomo, il creato/natura.
Dio
Il problema di Dio è tornato sotto varie forme. Sarebbe impossibile anche solo accennarvi; preferisco, pertanto, riproporre l'esperienza di Francesco come risulta dalle Lodi di Dio Altissimo(cf. Fonti Francescane, 261). La laude ci parla della grandezza e della sublimità di Dio, colto e sperimentato nella varietà dei tratti del suo “volto”. È un canto a Colui che è Amore, il Bene, la Bellezza, la nostra dolcezza e la nostra speranza. Si potrà aver paura di accoglierlo e amarlo ed in Lui orientare la nostra esistenza, Lui che è la nostra vita eterna? Ma, poi, è possibile vivere senza? Esistono veri atei? L'esperienza ci dice che l'uomo cammina o tenta di camminare con il Dio vero o cavalca la vita con i propri idoli! È chiaro, essi sono gestibili (cf. Vari episodi biblici presenti nei libro dei Giudici, il 1 di Samuele, il 2 dei Re, ecc.).
L'uomo
Il problema uomo. Con il progredire delle scienze si è fatto ancor più ingarbugliato. Sembra mancare una sintesi. Francesco, alla luce della Bibbia che ci ricorda che l'uomo è un baratro ed il suo cuore un abisso, lo pensa nella sua straordinaria dignità e, nello stesso tempo, nella sua piccolezza, finitudine o povertà. La sua grandezza e dignità nella luce di Cristo (cf. Ammonizione V; FF. 153); la sua “povertà” (cf. Amm. XIX; FF. 169): ... quanto l'uomo vale davanti a Dio, tanto vale e non di più! Anche per questa verità una lettura attenta della vita che cosa ci dice? L'uomo è capace di opere meravigliose anche di amore e delicatezza, ma anche di comportamenti e azioni incredibilmente ignobili.
Il creato/natura
Il problema del creato/natura. Nel Cantico delle Creature Francesco ci ha lasciato una chiara testimonianza della sua visione del mondo. È un segno. Bisogna imparare a leggerlo e allora si potrà comprendere che esso, in se stesso, è lode di Dio e che di Lui porta significazione. Nell'uomo acquisisce voce e coscienza. Anche per il creato l'uomo si apre allo stupore e accetta di farne parte, sviluppando in sé sentimenti e atteggiamenti di rispetto e di custodia, educandosi alla essenzialità e sobrietà di ogni rapporto. La povertà insegnata dal Vangelo (cf. Le beatitudini) e vissuta
da Francesco, come priorità, esige proprio questo: un atteggiamento espropriato sia verso Dio che i fratelli e le cose. Credo che, così, si sia alle radici del “dialogo” e della “ricerca della verità”.
Cari amici la rivista San Francesco e il sito sanfrancesco.org sono da sempre il megafono dei messaggi di Francesco, la voce della grande famiglia francescana di cui fate parte.
Solo grazie al vostro sostegno e alla vostra vicinanza riusciremo ad essere il vostro punto di riferimento. Un piccolo gesto che per noi vale tanto, basta anche 1 solo euro. DONA