Le visite dei pontefici
E' possibile che troppo wi-fi faccia ammalare gli alberi? Si sarebbe tentati di liquidare la notizia come una delle solite esagerazioni causate da arcaici timori e preconcetti nei confronti della tecnologia, ma non è detto che in questo caso le cose stiano proprio così.
A esprimere il dubbio che il bombardamento elettromagnetico a cui sono sottoposti gli alberi a causa del diffondersi delle connessioni wireless possa provocare delle malattie sono i serissimi ricercatori dell'altrettanto seria Università olandese di Wageningen, i quali hanno monitorato lo stato di salute dei frassini presenti nella città di Alphen aan den Rijn.
A commissionare loro lo studio sono state le stesse autorità cittadine, dopo aver constatato che alcune piante avevano cominciato ad ammalarsi per cause sconosciute, non riconducibili ai soliti virus e parassiti del mondo vegetale. Strane crepe, decolorazione delle foglie e varie forme di necrosi dei tessuti impossibili da spiegare secondo i consueti parametri.
Gli scienziati olandesi hanno perciò cercato di verificare se esistesse una correlazione fra le numerose antenne wi-fi presenti nell'area, e i sintomi rilevati e hanno esposto per tre mesi una ventina di alberi a sei sorgenti di radiazioni con potenza di 100 mW, da una distanza compresa fra 50 cm e tre metri.
Gli alberi, in tale arco di tempo, hanno cominciato a mostrare una strana lucentezza metallica che, dopo un po' è stata seguita dal disseccamento della pianta e dalla morte di parte delle foglie. I ricercatori avrebbero constatato inoltre come le radiazioni elettromagnetiche inibiscano la crescita delle pannocchie, premurandosi comunque di sottolineare come fosse opportuno ripetere i test per un periodo di tempo maggiore e su scala più ampia, in modo anche da fugare i dubbi residui e, soprattutto, capire quanta parte delle malattie delle piante fosse dovuta alle radiazioni e quanta ad altri fattori, come l'inquinamento atmosferico.
La notizia, ripresa prima dall'edizione americana di Pc World e poi da Read Write Web, ha fatto subito il giro della Rete, suscitando clamore e preoccupazioni, tanto che l'Autorità olandese per le antenne è stata costretta a rilasciare un comunicato in cui si mette in chiaro che dallo studio non è possibile, al momento, stabilire un collegamento certo fra i sintomi osservati sulle piante e l'inquinamento elettromagnetico.
E ha ricordato come altri studi pubblicati in passato avessero escluso una correlazione fra le due variabili. È vero che alcune ricerche avevano invece individuato un nesso causa-effetto ma, secondo l'Autorità, in quel caso le piante erano state sottoposte a radiazioni di portata talmente ampia da poter generare effetti dovuti al semplice calore, in maniera simile a quello che succede, per fare un paragone un po' grossolano, alla materia trattata in un forno a microonde.(La Stampa)
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