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Salvatore Quasimodo: l'inedita lettera ad un "Don" di Assisi

Redazione
Pubblicato il 30-11--0001

Salvatore Quasimodo (Modica, 1901 - Napoli, 1968)vinse il premio Nobel nel 1959.
Nel libro "Dio del silenzio apri la solitudine. La fede tormentata di Salvatore Quasimodo, l'autrice Curzia Ferrari, che fu compagna del poeta dal '63 alla morte, fa un ritratto inedito dell'uomo e del poeta, seguendo il filo conduttore della biografia, ma con ampie digressioni dedicate alle sue amicizie e alle sue passioni, rivelando il volto poco noto di un "tormentato cercatore di Dio".

L'INEDITO
Lettera a Rev. Don Giovanni Rossi
Via S. Francesco 3
Assisi

"Io sono per la Chiesa dei poveri, non del potere".

Caro amico,
scusi il ritardo; ma non vorrei deluderla con la mia risposta. Oggi non si tratta di scrivere "Viva Gesù", quando nel nome di Cristo si è sparso sangue in due guerre e se ne prepara una terza. La Chiesa, o meglio la potenza politica della Chiesa, è sulla riva opposta di dove i poveri continuano a chiedere misericordia. E noi ci accontenteremmo soltano di parole di preghiera, di consenso alla divinità (consenso che non manca certo nemmeno nell'uomo moderno) invece di uscire dalla nostra consueta solitudine? Il nostro dialogo sarebbe lungo; ma non mancherà l'occasione per chiarire la mia posizione nella società contemporanea. Mi creda, con molti cordiali saluti,
suo S. Quasimodo, 13 giugno 1951.

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