Le visite dei pontefici
Paladino dei poveri del globo, Bill Gates
si scaglia contro i ricchi e i potenti. Il fondatore
della Microsoft, oggi impegnato a
tempo pieno nella sua fi lantropica Bill &
Melinda Foundation, dal World Economic
Forum di Davos, lo scorso gennaio,
ha lanciato un appello: in piena crisi fi -
nanziaria mondiale non bisogna fermare
la lotta ai mali del pianeta.
«Un milione di
bambini muore ogni anno di malaria – ha
spiegato Gates – e la crisi fi nanziaria non
provocherà nulla di peggiore, quindi noi non
cambieremo le nostre priorità». E l'ultimo
rapporto dell'Organizzazione mondiale
della sanità dà ragione al re dell'informatica:
9 volte su 10 è proprio l'infanzia la
vittima della malaria, che ogni anno infetta
300 milioni di persone, in gran parte
nella regione dell'Africa sub-sahariana
dove si trovano 45 dei 109 Paesi in cui
la malattia è endemica.
Dati inferiori a
quelli diffusi nel 2005, quando si parlava
di 500 milioni di nuove vittime. Variazioni
ottimistiche, in realtà dovute allo
sviluppo di moderni metodi di calcolo,
che non aiutano a chiarire se negli ultimi
tempi vi sia stata effettivamente una diminuzione
dei casi e dei decessi. Ad ogni
modo, nonostante i riconosciuti progressi,
la distribuzione degli insetticidi e
l'applicazione di tutti gli altri interventi
rimangono al di sotto del target dell'80%
fi ssato per il 2010 dall'Oms.
Per quanto
riguarda poi la pratica quotidiana, solo il
23% dei bambini e il 27% delle donne
incinte dormirebbero sotto le zanzariere
trattate con permetrina (le zanzare
Anopheles, vettori della malaria, pungono
abitualmente nelle ore di oscurità,
quando cioè si è a letto). Non pago, Bill
Gates in un recente convegno in California
ha sferrato un coup de théâtre tale da lasciare
interdetta la platea.
Nel proposito
di promuovere la lotta alla malaria, per lui
uno dei «mali dimenticati», ha perso (forse
volutamente) il “controllo” delle decine di
zanzare portate come testimonial della
malattia. L'effetto a sorpresa ha colpito
soprattutto i ricchi in prima fi la. «Non
c'è ragione – ha commentato Gates subito
dopo aver svelato che quei “suoi” insetti
erano innocui – per cui solo i poveri debbano
provarne la puntura e ammalarsi di malaria
». Fermamente convinto di combattere
per una giusta causa, a guidare il Global
Health Program ha pure chiamato, dal
2006, il gastroenterologo e infettivologo
di fama internazionale Tadataka “Tachi”
Yamada. A lui ha affi dato la gestione di
un budget quinquennale pari a 10 miliardi
di dollari, in media un miliardo e 700
milioni all'anno. Un punto fermo, per i
collaboratori di Gates, è che nell'agenda
dei leader politici non può mancare la
salute. Vanno anzi aumentati gli stanziamenti
dei singoli Paesi «perché investire
nella cooperazione – spiegano – serve in
fondo anche a rilanciare l'economia in
crisi». La sfida è sul tavolo: dimezzare i
casi di malaria entro il 2015 e azzerarli
entro il 2050. Nuove armi allo studio
della Bill & Melinda Foundation.
Una,
rivoluzionaria: trasformare le zanzare in
vaccino. Creando insetti con l'antigene
della malaria che, nel pungere, trasmettono
insieme malattia e antidoto.
Cari amici la rivista San Francesco e il sito sanfrancesco.org sono da sempre il megafono dei messaggi di Francesco, la voce della grande famiglia francescana di cui fate parte.
Solo grazie al vostro sostegno e alla vostra vicinanza riusciremo ad essere il vostro punto di riferimento. Un piccolo gesto che per noi vale tanto, basta anche 1 solo euro. DONA