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Curiosità/Un viaggio in taxi più sicuro? Basta un sms

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001



La prossima volta che salite in un taxi a Londra o a Buenos Aires, prendete nota del numero di licenza o della targa. Poi, se volete viaggiare senza preoccupazioni, non dovete far altro che inviare un Sms allo 60777 se vi trovate in Inghilterra o al 11011 per l'Argentina, per usufruire dei servigi di Safer Taxi, una nuova Web company lanciata in questi giorni. Una volta ricevuti i dati del veicolo, il servizio provvederà a creare un registro di navigazione e a controllare il ruolino del conducente basandosi sui commenti degli altri membri della community, per capire se è stato coinvolto di recente in incidenti, aggressioni o altre situazioni spiacevoli. L'aver annotato il numero del veicolo potrà rivelarsi utile anche nel caso scordiate a bordo un qualche oggetto personale in vettura (ogni anno vengono abbandonati nei taxi londinesi 12.500 oggetti, fra cui molti computer portatili, schede di memoria e iPod). E i passeggeri più prudenti possono attivare l'opzione “double safety” (“plus”, in Argentina), indicando un contatto di emergenza che verrà avvisato con un Sms, se non si confermerà di essere giunti a destinazione una volta trascorsa un'ora dalla partenza. Non si tratta di una cautela eccessiva. L'anno passato, soltanto a Londra sono stati denunciati 140 tentativi di violenza su passeggere operati dagli autisti di mini taxi abusivi. In tutto il Regno Unito, i casi di aggressioni si stima si aggirino intorno ai 5.000 in un anno. E anche in Argentina non mancano certo problemi di furti e rapine. L'idea del servizio è nata proprio a seguito di una brutta avventura subita a Buenos Aires dallo spagnolo Jesús Fernández: si trovava a bordo di un taxi con tre amici quando l'autista ha iniziato improvvisamente ad accelerare, per poi infilarsi in un parcheggio sotterraneo. Grazie alla loro prontezza di riflessi, i quattro, tutti studenti delle Università di Harvard e Wharton, riuscirono a fuggire prima di essere derubati; poi, una volta a casa, decisero di ideare un sistema che permettesse ai passeggeri dei taxi di viaggiare più sicuri. Il progetto è stato poi sviluppato nell'incubatore di impresa di Wharton e finanziato con un capitale iniziale di 30.000 dollari, provenienti in parte da Harvard e in parte da fondi propri dei promotori. Per il momento il servizio è gratuito in Argentina, mentre nel Regno Unito il primo messaggio, quello da inviare una volta saliti a bordo, costa mezza sterlina.(La Stampa)

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