Le visite dei pontefici
Colpo al cuore della cosca di Gomorra: la polizia ha arrestato il latitante numero uno del temibile clan, Antonio Iovine, conosciuto con il soprannome di 'O Ninno.
Il capo della camorra era in fuga dalla giustizia da circa quindici anni ed era tra le priorità investigative nell'azione di contrasto alla criminalità organizzato. Il blitz è stato messo a segno dalla Squadra mobile di Napoli, dalla sezione Criminalità guidata dal vicequestore Andrea Curtale assieme ai colleghi di Caserta che seguivano da tempo le sue tracce.
IL POOL - Le indagini sono state seguite dai pubblici ministeri del pool anticamorra Antonello Ardituro e Alessandro Milita. A coordinare il lavoro degli inquirenti il procuratore aggiunto Federico Cafiero de Raho
IL NASCONDIGLIO - Si trovava in un covo di Casal di Principe, nella quinta traversa di via Cavour, in casa di un uomo considerato adesso un suo fiancheggiatore. Iovine si nascondeva in una intercapedine ricavata in una villetta appartenente alla famiglia di Marco Borrata, 43 anni. Il superlatitante era disarmato; nella villetta invece la polizia ha trovato una pistola, regolarmente denunciata, appartenente a Borrata.
FUGA DAL TERRAZZO - Il boss ha tentato di fuggire da un terrazzo ma una volta raggiunta si è lasciato ammanettare senza fare più resistenza, durante il blitz non è stato sparato un solo colpo di pistola.
IL CURRICULUM CRIMINALE - Iovine ha quarantasei anni ed è già stato condannato all'ergastolo nel processone alla camorra chiamato Spartacus uno è implicato in indagini che rigaurdano almeno sei omicidi.
LA GIOIA DEL VIMINALE - "Oggi è una bellissima giornata per la lotta alla mafia, tra pochi minuti vedrete...". E' quanto ha affermato il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, conversando con i giornalisti a Montecitorio appena pochi minuti prima che arrivasse l'annuncio dell'arresto del boss Antonio Iovine, latitante da oltre 14 anni. Pochi minuti dopo la notizia della cattura del superboss.
PRONTO IL 41 BIS - "Firmerò subito la richiesta di 41 bis". Lo ha affermato il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, parlando con i giornalisti a Montecitorio dell'arresto del camorrista Antonio Iovine. "Una ulteriore conferma - aggiunge - che la squadra Stato vince e l'antimafia giocata batte quella parlata".
ESULTANZA IN QUESTURA - Felicità per il colpo anticamorra messo a segno tra gli agenti della questura di Napoli dove è stato trasferito il superboss. Iovine è sceso da un'auto in compagnia del capo della squadra mobile di Napoli, Vittorio Pisani. Una volta entrati nel garage della questura Pisani ha prelevato personalmente il padrino per condurlo negli uffici investigativi.
MARONI E MANGANELLI IN CITTA' - Secondo fonti romane il ministro Maroni e il capo della polizia Antonio Manganelli saranno domani a Napoli per congratularsi con gli investigatori e fare il punto sull'azione di contrasto alla criminalità organizzata. (Repubblica)
(Corriere.it)
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