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La storia di uno dei più cruenti martiri di francescani in Inghilterra

Gelsomino Del Guercio pinterest
Pubblicato il 17-07-2021

I santi Giovanni Jones e Giovanni Wall, squartati e impiccati perché predicavano la regola di san Francesco

Tra i quaranta martiri di Inghilterra e Galles, vittime della persecuzione anticattolica in Inghilterra fra il 1535 ed il 1679, ci sono le storie da brividi di due frati, che hanno subito una violenza e una repressione inaudita.

In quegli anni, predicare la regola francescana in Inghilterra significava andare incontro ad un rischio altissimo: pagare con la propria vita l’evangelizzazione, che avveniva in modo clandestino. E’ in questo contesto che hanno vissuto i frati minori san Giovanni Jones e san Giovanni Wall.

DUE ARRESTI E POI LA FRANCIA
Giovanni Jones (Clynnog Fawr, Galles – Londra, 12 luglio 1598) fu ordinato sacerdote diocesano e imprigionato a Marshalsea nel 1582. Tre anni, nel 1585, fu arrestato per aver somministrato i sacramenti clandestinamente. Nel 1586 fu rilasciato su cauzione, mentre nel 1587 fu nuovamente arrestato e rinchiuso a Wisbech Castle. Dopo essere stato rilasciato, Jones si trasferì in Francia e, sessantenne, si unì all'Ordine dei frati minori conventuali a Pontoise nel 1590. Fece esperienza a Roma, per alcuni anni, prima di tornare a predicare in Inghilterra.

LA PENA CAPITALE SUL FIUME
Esercitò clandestinamente il ministero a Londra. Arrestato e rinchiuso in carcere e condannato a morte La sentenza fu eseguita a St. Thomas Waterings il 12 luglio 1598: la pena prevista era l'impiccagione, lo sventramento e lo squartamento. La condanna fu eseguita su un ponte sul fiume Neckinger, che delimitava il confine meridionale di Londra.

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CLANDESTINO PER 22 ANNI
Giovanni Wall (Gioacchino di Sant’Anna), (Preston, 1620 – Worcester, 22 agosto 1679), entrò tra i Frati Minori, fu ordinato sacerdote a Douai in Francia. Professò la regola di san Francesco. Esercitò il ministero sacerdotale per ventidue anni in Inghilterra, Nel 1678 fu arrestato per non aver prestato il giuramento di supremazia e rinchiuso nel carcere di Worcester.

SVENTRATO CON LA SPADA
Dopo il processo, e la susseguente condanna a morte per alto tradimento irrogatagli il 25 aprile del 1679, fu inviato a Londra per essere processato da altri giudici, che lo assolsero da un possibile complotto papista, ma che lo condannarono a morte per la sua attività sacerdotale. Salì sul patibolo dove morì impiccato al laccio e sventrato con la spada durante il regno di Carlo II a Worcester il 22 agosto 1679.

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