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2016 DIFFICILE PER I CONVENTI FRANCESCANI: ECCO LA MAPPA DI QUELLI CHE HANNO CHIUSO

Gelsomino Del Guercio
Pubblicato il 30-11--0001

In alcune strutture i frati sono andati già via, in altre sono prossimi. Un fenomeno che investe tutta l'Italia


Crisi di vocazioni sparse in tutta Italia. Conventi costretti a chiudere, frati trasferiti. Il calo delle vocazioni si avventa anche sui francescani. Da nord a sud, ecco una mappa dei luoghi sacri chiusi o i fase di chiusura per assenza di ricambio generazionale.

DONGO (COMO)

Quattrocento anni di storia hanno un valore, in termini di fede e di storia, che permea il tessuto sociale di un paese e di un territorio. Ma per i frati del convento di Dongo, in Alto Lario, alla guida del Santuario della Madonna delle Lacrime, il destino sembra segnato.

La presenza francescana è formata da 7 religiosi, che abbandoneranno in due scaglioni la struttura.

MONSELICE  (PADOVA)

A Monselice dal 1600 i frati sono un riferimento per comunità, ma nel tempo la loro presenza, in termini numerici, si è affievolita, fino all'amara decisione di chiudere i battenti e intimare il trasferimento per i 6 frati rimasti.

MONTEPAOLO (FORLI')

800 gli anni di storia della fraternità francescana dei Frati Minori a Montepaolo con tanto di mobilitazione popolare per provare a fermare una decisione già presa. A Montepaolo si segnala anche la presenza di Sant'Antonio di Padova ma questo non è sufficiente per garantire una vita al convento.

PISA

In provincia di Pisa, la presenza dei frati francescani è compromessa, per assenza di vocazioni nello storico convento di San Miniato e sul convento di Peccioli. In quest'ultimo era rimasto un unico frate, Padre Riccardo, a gestire la struttura risalente al 1500.

LIVERI (NA)

L’ordine francescano dei frati minori chiude il convento di Santa Maria a Parete a Liveri nonostante 21 sindaci dell’area nolana abbiano provato a lanciare un appello al ministro provinciale di Napoli.

Solo 3 i religiosi rimasti a tenere in vita la struttura che sorge accanto al santuario, meta di migliaia di pellegrini, in cui sarebbe apparsa la Vergine Maria.

AVELLA (AVELLINO)

Il Convento dei Frati Francescani di Avella chiude i battenti. Dopo la morte di Padre Federico non c’è stata nessuna soluzione concreta che avrebbe potuto garantire una continuità nella gestione del sito. L’ordine provinciale non è riuscito ad individuare nessuna proposta per poter dare una funzionalità importante al plesso. L'ultima messa domenica 28 agosto.

SAN NICANDRO (FOGGIA)

La fraternità, ridotta al lumicino, di San Nicandro, sul Gargano, ha abbandonato la parrocchia di Santa Maria delle Grazie. Una notizia negativa se teniamo conto che San Nicandro è nei pressi di uno dei principali luogo francescano d'Italia: il santuario di San Pio a San Giovanni Rotondo. La crisi, dunque, non risparmia neppure le zone storicamente più fiorenti in termini di vocazioni.

LIZZANO (TARANTO)

Un’intera cittadinanza in movimento per difendere ciò a cui è maggiormente legata: il convento San Pasquale Baylon di Lizzano, Taranto. Dopo ben 300 anni di storia la struttura, per assenza di vocazione, è sull'orlo di un triste epilogo. Pur di tenerlo vivo e funzionale si è mobilitato un vero e proprio Comitato per il "no alla chiusura".

MUSSOMELI (CALTANISSETTA)

Il ministro generale dell'Ordine dei frati minori conventuali, padre Mario Tasca, ha deciso la chiusura, dal 30 giugno, del convento di Mussomeli (in provincia di Caltanissetta). La decisione, anche in questo, sarebbe stata adottata a causa della mancanza di frati, della crisi di vocazioni e della morte dei frati del convento, che ha provocato una revisione della presenza sul territorio.

Pochi anni fa sono stati festeggiati i cinque secoli dalla costruzione del convento dei Francescani.

ORISTANO

Dopo tre secoli chiude i battenti il monastero delle Cappuccine. Che sono andate via in silenzio e senza clamore, lasciando il monastero di via Lamarmora a Oristano. Per loro il futuro è a Cagliari.

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