Le visite dei pontefici
Il prete ambrosiano, l'educatore dei giovani, il cappellano degli alpini, il «padre dei mutilatini». Il precursore dei trapianti d'organo. C'è tutto il fascino della vita e dell'opera di don Carlo Gnocchi, nel museo a lui dedicato, inaugurato ieri a Milano alla presenza del ministro per i Beni culturali Lorenzo Ornaghi, dell'arcivescovo Pietro Marini, presidente del Pontificio Comitato per i Congressi eucaristici internazionali, e del vescovo di Lodi Giuseppe Merisi, la cui diocesi ha dato i natali al beato.
Il museo è stato ricavato nella ex cappella del Centro «Santa Maria Nascente» di via Capecelatro 66. Qui riposarono le spoglie di don Gnocchi dal 1960 al novembre 2010, quando vennero traslate nell'adiacente, nuovo santuario. Ora l'ex cappella allinea una serie di vetrine con oggetti quotidiani e fotografie che «raccontano» la vicenda del sacerdote. Alcuni schermi ripropongono documentari storici; in un locale adiacente sarà consultabile l'archivio digitale che raccoglie e cataloga migliaia di documenti, lettere, manoscritti del beato.
Il museo sarà aperto tutti i giorni dalle 9 alle 18. Info e visite guidate: 02.40308.226; museo@dongnocchi.it: www.dongnocchi.it.(Avvenire)
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