fede

Da Rieti a Greccio sui passi di San Francesco… ma in vespa!

Gelsomino Del Guercio Public Domain
Pubblicato il 20-07-2019

San Francesco d'Assisi camminò a piedi per evangelizzare in questa valle

San Francesco d'Assisi camminò a piedi per evangelizzare in questa valle. Domenica 21 luglio i suoi passi saranno ricalcati… in vespa! Dalle ore 8.00 alle ore 10.30 a Rieti è fissato il Raduno Nazionale organizzato dal Vespa Club Rieti, affiliato al Vespa Club Italia.

LA VALLE REATINA

Le Vespa sfileranno dapprima per le vie della città, toccando luoghi della spiritualità francescana, per poi dirigersi alla volta del Santuario di Greccio - dove San Francesco ha realizzato il primo presepe della storia - per la benedizione dei partecipanti.

Tra le chiese francescane della valle reatina, i vespisti saranno accolti a Cantalice dalla Pro-Loco, dalla Confraternita di San Felice da Cantalice, e verrà offerto a tutti i partecipanti un aperitivo, con possibilità di visitare la bellissima basilica dedicata a San Felice, patrono del paese e compatrono della Diocesi di Rieti. 

FRATE FELICE

San Felice nel 1544 decise di assecondare il desiderio di farsi Cappuccino. Dopo il Noviziato a Fiuggi, nel 1545 emise i voti nel convento di San Giovanni Campano. Quindi sostò per poco più di due anni nei conventi di Tivoli e di Viterbo-Palanzana per poi trasferirsi nel convento romano di San Bonaventura (Santa Croce dei Lucchesi sotto il Quirinale), dove nei rimanenti quarant'anni fu questuante per i suoi confratelli. Ebbe temperamento mistico, dormiva appena due o tre ore e il resto della notte lo trascorreva in preghiera. Per le strade di Roma assisteva ammalati e poveri: devotissimo a Maria era chiamato «frate Deo gratias» per il suo abituale saluto.

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SAN FRANCESCO A GRECCIO

Dopo aver respirato aria di francescanesimo a Cantalice, sui passi di Francesco si raggiungerà Greccio. In questo luogo di grande pace, San Francesco arrivò nel 1209. Come d'abitudine andò ad abitare in un luogo isolato, da eremita, sul Monte Lacerone a qualche chilometro dal castello della città.

IL PRIMO PRESEPE

Il desiderio di rievocare la nascita di Gesù viene a Francesco durante un viaggio in Palestina. Quando nell’autunno del 1223 si reca a Roma da papa Onorio III, chiede al Santo Padre di poterla realizzare. Ottenuto il permesso, San Francesco torna in quella Greccio che gli “ricordava Betlemme” e disse a Giovanni Velita: “Voglio celebrare teco la notte di Natale. Scegli una grotta dove farai costruire una mangiatoia ed ivi condurrai un bove ed un asinello, e cercherai di riprodurre, per quanto è possibile la grotta di Betlemme! Questo è il mio desiderio, perché voglio vedere, almeno una volta, con i miei occhi, la nascita del Divino infante”.


E così, il 24 dicembre 1223, viene messa in scena la nascita di Gesù bambino. C'erano la grotta, il bue e l'asinello. Nessuno dei presenti prese il ruolo di Giuseppe e Maria, perché Francesco non voleva si facesse "spettacolo" della nascita di Gesù. Solo successivamente nei presepi del mondo sono stati aggiunti gli altri personaggi.

Clicca qui per maggiori informazioni sui luoghi francescani della valle reatina.

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