fede

Avete mai sentito parlare de “La Porziuncola” di Portici?

Gelsomino Del Guercio Tripadvisor
Pubblicato il 25-02-2022

Qui si sarebbe verificato il 'miracolo del pozzo'

A Portici, alle porte di Napoli, esiste un’altra “Porziuncola”. A definire così il piccolo convento da lui fondato, sarebbe stato San Francesco in persona.

DATA INCERTA
Questo luogo di francescanesimo si trova a pochi passi dal Palazzo Reale di Portici, lungo “l'antica strada Regia delle Calabrie”, Il convento è stato poi intitolato a Sant' Antonio. Ma la data della sua fondazione è incerta a causa della mancanza di documenti originali (quello su San Francesco resta, almeno per ora, una leggenda). Quello che è certo è che il complesso venne realizzato su di un terreno donato ai frati, nella prima metà del Trecento, dal nobile napoletano Gualtiero Galeota, potente feudatario.

LA LEGGENDA
Nel 1685, per volontà della comunità religiosa dei Frati Minori Conventuali, venne istituita all'interno della chiesa una congregazione laica dedicata all'Immacolata, trasferitasi, verso la fine del '700, nella sede attuale di via Immacolata. I membri erano soliti riunirsi nel chiostro del convento nei giorni festivi per compiere opere pie. Nel 1738, Carlo di Borbone fece intitolare la chiesa ed il convento a Sant'Antonio.



IL POZZO
Al convento, si legge su fondoambiente.it, è legata la storia di due pozzi. Il primo, all'interno del chiostro, è detto di "San Francesco". La tradizione vuole che il Santo percuotendo la lava con il suo bastone, avrebbe aperto il pozzo che seccatosi fu successivamente ripristinato, con un segno di croce, da San Giacomo La Marca.
Il secondo, posto a destra della facciata della chiesa, è ricordato per il miracolo di Sant'Antonio che avrebbe riportato su dal pozzo un bimbo cadutovi dalle braccia della madre.

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LA REGGIA
A partire dal '700, il convento ha assunto una grande importanza per la vicinanza con la reggia voluta da re Carlo di Borbone come residenza estiva della corte reale, ospitando personaggi illustri come il celebre archeologo Winckelmann, giunto a Napoli nel 1758 per osservare i reperti provenienti dagli scavi di Ercolano e Pompei, allora conservati nella Reggia di Portici, ospite qui di padre Antonio Piaggio, inventore di una prodigiosa macchina per lo svolgimento dei papiri ercolanesi.

TEOLOGI E PAPI
Nel corso dei secoli, il convento è stato sede di studi superiori, vi insegnarono teologi e filosofi tra i più insigni, divenuti poi vescovi, cardinali e persino pontefici, tra questi Papa Clemente XIV. Tra il 1768 e il 1770 furono istituite, qui e nel San Pasquale, le prime due scuole gratuite di Portici.

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