esteri

Sud Sudan, agguato al vescovo Carlassare

Redazione Nigrizia
Pubblicato il 26-04-2021

"Pregate non tanto per me ma per la gente di Rumbek che soffre più di me"

Nella notte tra domenica e lunedì due persone armate e ancora sconosciute, hanno fatto irruzione nella casa di monsignor Christian Carlassare, missionario comboniano e nuovo vescovo di Rumbek in Sud Sudan, e gli hanno sparato alle gambe. A dare la notizia è stato il sito online della rivista mensile Nigrizia, legata ai Missionari Comboniani in Italia, istituto religioso del quale fa parte anche il vescovo Carlassare.

A quasi due mesi dalla sua nomina a vescovo di Rumbek, monsignor Christian Carlassare, missionario comboniano, è stato colpito nella notte da colpi di arma da fuoco da ignoti. Padre Christian è fuori pericolo e i medici del Cuamm si stanno prendendo cura di lui nell’ospedale di Rumbek ma il vescovo ha perso molto sangue e verrà presto trasferito nella capitale del Sud Sudan, Juba e poi a Nairobi dove sarà sottoposto a una trasfusione.

Cosciente e sofferente padre Christian ha telefonato direttamente alla famiglia per informarla e ha detto al responsabile dei Missionari Comboniani in Italia: “Pregate non tanto per me ma per la gente di Rumbek che soffre più di me”. Parole di un vero pastore che dà la vita per le sue pecore. I fedeli di Rumbek, Diocesi a maggioranza dinka, una delle etnie più numerose nel paese, avevano accolto nella gioia padre Christian con un rito di benvenuto lo scorso 16 aprile. Papa Francesco l’aveva infatti nominato vescovo l’8 marzo e padre Christian è diventato, a 43 anni, il vescovo più giovane del mondo della giovanissima Diocesi di Rumbek, nata solo nel 1975 e guidata, prima di lui, anche dal “padre del popolo” Cesare Mazzolari, missionario comboniano morto nel luglio del 2011, una settimana dopo la dichiarazione dell’indipendenza del Sud Sudan. (Avvenire)

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