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I francescani consegnano le chiavi del convento all'esercito

Gelsomino Del Guercio Reportdifesa.it
Pubblicato il 17-05-2022

Il "rito" in Libano a Tiro

Le chiavi di un convento francescano in Libano sono state consegnate all’esercito italiano. Un segno di resa? Oppure un gesto simbolico?

FRANCESCANI E LAGUNARI
Cogliendo l’occasione della messa celebrata in onore di San Giorgio e San Marco, protettori della cavalleria e dei lagunari, nei giorni scorsi padre Tony Choucry, superiore della comunità francescana e vicario episcopale per il Libano del sud della Chiesa cattolica del rito latino, ha consegnato le chiavi del convento di Sant’Antonio a Tiro al generale Massimiliano Stecca, comandante del settore ovest di Unifil in Libano.

I 4 CONVENTI
I francescani sono in Libano dal 1200 ed hanno 4 conventi a Beirut, Harissa, Tripoli e Tiro, occupandosi prevalentemente di poveri e bisognosi, con particolare attenzione verso giovani, anziani e malati.

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IL SIGNIFICATO DEL GESTO
“Questa chiave vuole essere il segno tangibile di un’amicizia che ha legato e legherà l’Ordine francescano della Custodia di Terra Santa alla Brigata di cavalleria Pozzuolo del Friuli”, le parole di padre Choucry riportate sul sito del ministero della Difesa (difesa.it), dove si specifica come siano circa mille i caschi blu italiani impiegati in Libano nella missione Onu, che in totale ne conta 3.800 provenienti da 16 Paesi diversi.


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