cultura

Una tragedia in Cartoon

Redazione
Pubblicato il 30-11--0001



Il film affronta l'intreccio storico e politico del massacro di Sabra e Chatila, due campi di rifugiati palestinesi alla periferia di Beirut. Vengono ricordati per la strage di un numero di arabi palestinesi stimato tra diverse centinaia e 3500. Fu perpetrato dalle milizie cristiane libanesi in un'area direttamente controllata dall'esercito israeliano, tra il 16 e 18 settembre del 1982, per vendicare la morte del presidente cristiano Bashir Gemayel. (Sono anche ricordati per successivi fatti di sangue avvenuti nel 1985–1987 e noti come Guerra dei campi.)
La pellicola mette in evidenza, con la levità dei disegni animati, l'inconsapevolezza di quei ragazzi/soldato destinati ad una guerra che mai avrebbero assimilato, perché impossibilitati nel comprenderne il senso. Realizzato quasi completamente in cartoon, ma conservando comunque le fi sionomie reali dei personaggi intervistati, il regista ha voluto così raccontare questo dramma storico per catturare l'attenzione del pubblico; una maniera decisamente inusuale, ma effi cace.
Nonostante questa originalità sono state inserite, alla fi ne, delle immagini reali affi nché nessuno uscisse dalla sala con la convinzione che si trattasse solo di un fi lm d'animazione, di disegni, di musica. Ari Floman si mette in scena in prima persona. Racconta l'inchiesta compiuta negli anni per ritrovare quello che aveva vissuto durante il servizio militare che sembrava aver dimenticato.
Decide di esplorare il mistero rintracciando e intervistando vecchi amici e compagni di quell'atroce settembre del 1982. Egli mostra gli incontri con nove “testimoni” di quelle imprese.
Ognuno all'inizio sembra avere vuoti mentali inerenti a quella orrenda realtà che, proprio perché tale, era stata soppressa dal ricordo, ma poi quello che è veramente accaduto, durante l'occupazione di Beirut ovest, viene riportato alla luce dalla memoria.
In una intervista de “Il Messaggero” gli viene chiesto:
Signor Folman, in piena guerra nella striscia di Gaza quale signifi cato assume il suo fi lm e cosa pensa del confl itto attuale?
Mentre infuriava la guerra in Libano nel 2006, io stavo fi nendo Valzer con Bashir e qualcuno mi disse: “peccato che non sia pronto”. Risposi che sarebbe rimasto sempre attuale e purtroppo avevo ragione.
Il mondo si divide in due fazioni: chi sostiene le proprie idee con la violenza e chi no. Da noi in Israele, e in molte altre parti della Terra, la maggioranza appoggia la violenza e trova sempre qualche giustifi cazione per fare la guerra, che sia di natura religiosa, politica, ideologia. Io tifo per la non violenza e sono molto

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