Le visite dei pontefici
La fontana di Trevi, di notte, con quel bagno al quale non riesce a resistere, improvvisato, con il lungo vestito e quel richiamo, indirizzato a Mastroianni: "Marcello, come here!", "Marcello, vieni qui!": il pensiero corre subito alla scena simbolo de La dolce vita, un ascena simbolo del cinema mondiale, di un'epoca irripetibile fatta di stelle bellissime, di capolavori. A 83 anni muore Anita Ekberg, musa di Federico Fellini. L'attrice svedese si è spenta nella clinica San Raffaele di Rocca di Papa, ai castelli (abitava a Genzano), in provincia di Roma, dove era ricoverata da tempo.
Lei, femmina fatale, aveva un carattere forte, diretto, tanto che una volta provocatoriamente disse: "Sono stata io a rendere famoso Federico Fellini, non il contrario". Ma possedeva anche un'estrema delicatezza: quando morì Fellini, fu l'unica a tenersi in contatto con la moglie, Giulietta Masina. "Quando Fellini si è ammalato io stavo sempre in contatto con la moglie", ha raccontato la Ekberg, "le telefonavano per sapere come stava. Poi, quando Fellini è morto, continuavo a telefonare. Lei un giorno si confidò: 'Sai una cosa, Anita, io ho pensato sempre male di te, perché credevo avessi una relazione con mio marito. Ma quando Federico stava male, in ospedale, mi contattavano attori e attrici. Quando è morto non mi ha chiamato più nessuno. Solo tu". Da anni la Ekberg era in condizioni economiche precarie: è del 2011 la sua ultima richiesta d'aiuto che, ridotta in miseria, chiese il sostegno della Fondazione Fellini di Rimini. La richiesta arriva dopo il ricovero in una casa di cura avvenuto in seguito a una caduta che le ha procurato una frattura al femore, rendendola non più autonoma.
Kerstin Anita Marianne Ekberg era nata a Malmö il 29 settembre 1931. Come molte famiglie svedesi e numerose (aveva sette tra fratelli e sorelle) vive l'infanzia in modo libero e indipendente. A 19 anni, nel 1950, diventa Miss Svezia. Subito dopo si trasferisce negli Stati Uniti, per partecipare al conscorso di Miss Universo. Non lo vincerà, ma le si aprirà un nuovo mondo: a quell'epoca Hollywood è in cerca di attrici belle, bionde, dal volto angelico, che possano incarnare il modello di bellezza americano, della donna di casa perfetta. Ma la Ekberg è una donna molto determinata, dal carattere forte. È grazie al regista e magnate Howard Hughes che ottiene un contratto con la RKO: non finirà mai sul set ma, in compenso, riceverà una proposta di matrimonio - rigiutata - da Hughes.
Il primo ruolo, minore, che le viene affidato è nel film Viaggio sul pianeta Venere(1953) con Gianni e Pinotto. Non un ruolo che si aspetterebbe una donna come la Ekberg. Successivamente, nel 1955, arriva una parte più importante, ma sempre in un film che punta tutto sulla frivolezza: è Artisti e modelle, din cui recita accanto a Jerry Lewis e Dean Martin. Deve aspettare l'anno successivo per avere un ruolo da protagonista, sempre accanto alla fenomentale coppiai Lewis-Martin: Hollywood o morte!, diretto da Frank Tashlin. Arriverà anche il primo premio: un Golden Globe come miglior attrice emergente. (Repubblica)
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