Le visite dei pontefici
"Aiuto. Un uomo mi ha rapinata e picchiata". Sono le prime parole, pronunciate alla radio di servizio del 3570 per chiedere di essere soccorsa, da M. M. la tassista 43 enne violentata dopo la rapina, prima di cadere a terra priva di sensi a Ponte Galeria in via Pescina Gagliarda nella zona denominata Piana del Sole. La centrale operativa del radio taxi ha subito chiamato il 113. La polizia del reparto volanti e della sezione antirapina della squadra mobile ha ricostruito i fatti ascoltando la donna poco dopo il suo arrivo in ospedale, con il sostegno di una psicologa specializzata in questo genere di reati, messa disposizione dalla questura.
Ecco il drammatico racconto: "Ho bisogno di lavorare, faccio questo lavoro duro perché non trovo altro. Ho preso a bordo del taxi quell'uomo all'altezza del'Ergife. Ero vicino l'hotel ed avevo da poco iniziato il mio turno di lavoro. Premetto che il taxi non è il mio ma sostituisco il titolare della licenza in alcune occasioni. Avevo preso una corsa da Fiumicino ed ero arrivata lì da poco, intorno alle 7- prosegue la tassista - quando si è avvicinato un ragazzo sulla trentina. Parlava italiano ed aveva un forte e spiccato accento romano ed una voce rauca ma suadente.
Mi ha chiesto di portarlo oltre il grande raccordo anulare in una via vicino il centro commerciale "Parco Leonardo", per cui dopo averlo avvertito che la tariffa dopo il Gra è maggiorata e dopo essere stata rassicurata dal cliente che mi avrebbe pagata, siamo partiti alla volta della strada indicatami. Una volta giunti nei pressi lo vedevo strano ed irrequieto, teneva la testa abbassata e non parlava. Dopo un po' mi ha fatto girare per una strada isolata e senza via di fuga. Per fortuna il mio taxi, una "Dacia Lodgy" è dotato di apparato radio che consente di inviare richieste di soccorso anche senza tenere in mano il microfono. Prima di fermarci l'uomo mi ha fatto girare per via del Volpeglino e poi in viale di Pescina Gagliarda, in prossimità di alcuni blocchi di cemento vicino ad un sottopasso dell'autostrada A12 Roma - Civitavecchia". Poi il terribile racconto della violenza: "Una volta arrivati nella via l'uomo mi ha afferrata per i capelli, mi ha minacciata di morte, mi ha fatto inginocchiare e mi ha costretta ad un rapporto.
Chiedendomi poi al fine di consegnarli il denaro gli anelli ed il cellulare. Grondavo sangue, non riuscivo nemmeno a parlare ma ho fatto appena in tempo a dare l'allarme via radio prima di cadere a terra svenuta. Non sono riuscita vedere la via di fuga di quel balordo, ma intorno a me vedevo solo campi ed una parte dell'autostrada alla mia sinistra. È stato terribile, un incubo".
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