Le visite dei pontefici
Bachisio Angius si era autoaccusato: aveva ammesso su Facebook di essere stato lui a malmenare Luca. D’altronde non poteva negare, visto che il suo viso e la sua voce erano facilmente riconoscibili nel video che nei giorni scorsi ha indignato l’Italia. Per l’aggressione ai danni di un disabile di Olbia il primo provvedimento della procura di Nuoro è scattato questa mattina. Il 27enne di Sassari è stato arrestato dai carabinieri, su ordine del giudice per le indagini preliminari. A Bachisio Angius, dunque, non sono bastate le scuse via web e le spiegazioni fornite ieri nell’intervista a La Stampa.
L’aggressione ai danni del disabile di Olbia risale all’alba del 10 luglio. Luca si ritrova con un gruppo di giovani in una discoteca di San Teodoro e nel parcheggio viene selvaggiamente picchiato. Botte senza pietà: schiaffi fortissimi e pugni che lo lasciano privo di sensi. Quello che lo colpisce è Bachisio Angius, ma intorno ci sono altri ragazzi. Uno filma tutto e poi fa circolare il video. Le immagini finiscono su Facebook e così anche i carabinieri e la famiglia di Luca scoprono ciò che è successo. Il fratello (che prima aveva creduto alla versione dell’incidente stradale) fa un appello perché si scoprano subito e si puniscano i responsabili. La stampa - Nicola Pinna
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