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Villaggio San Francesco: ecco il “miracolo” dei Frati Minori nel Burundi

Gelsomino Del Guercio franciscanmissions.org
Pubblicato il 23-01-2021

Si muovono su strade d’argilla, tra dieci nuclei parrocchiali

La missione dei Frati della Provincia di Sant’Antonio nel piccolo Burundi è racchiuso in un piccolo “miracolo”: il Villaggio San Francesco. Sono arrivati a districarsi tra malati di lebbra e orfani, e oggi gestiscono un centro sanitario tra i più rinomati del Paese, e dieci nuclei parrocchiali. Risultati ottenuti in quasi cinquant’anni di faticosa missione.

IL BURUNDI

Il Burundi, uno dei più piccoli Paesi del continente africano (grande poco più del Piemonte) conta circa 12 milioni di abitanti che vivono su un altopiano stracolmo di piccole colline (per questo il Burundi, insieme al Rwanda, è chiamato “il Paese delle mille colline”).



LA PRIMA RELIGIONE

La Chiesa cattolica, scrive Missioni Francescane, rappresenta la prima religione per il numero dei fedeli, accanto ad altre confessioni cristiane. Questo “piccolo cuore dell’Africa” è apparso varie volte sulle cronache internazionali per le guerre etniche (hutu, tutsi e twa) che da circa 50 anni lo hanno insanguinato.

L’ARRIVO DEI PRIMI FRATI

I Frati minori giunsero nell’Est del Paese nel 1973, invitati dal Vescovo Joachin Ruhuna che affidò loro il grande numero di lebbrosi, oltre alla Parrocchia di Kayongozi. E proprio in questo sperduto villaggio, non lontano dalla Tanzania, i frati liguri, aiutati dai confratelli trentini, hanno dato corpo alla duplice consegna, quella pastorale e quella caritativa.

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PARROCCHIA E SUCCURSALI

La Parrocchia, con 10 succursali distanti decine di chilometri percorribili su piste e su strade di argilla e di roccia, conta circa 20 mila abitanti, ai quali sono stati offerti i servizi religiosi, le catechesi, la vicinanza anche nelle sperdute capanne disseminate sulle colline.

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IL VILLAGGIO

Le mille forme della carità hanno trovato il loro cuore nel Villaggio san Francesco che nel corso dei decenni ha coniugato le braccia aperte dell’accoglienza ai differenti bisogni della gente: dapprima lebbrosario poi orfanotrofio per i bambini i cui genitori erano stati uccisi nelle guerre fratricide, poi ancora accoglienza dei vecchi soli e dei bambini denutriti e attualmente, oltre a contenere ancora un certo numero di lebbrosi, vecchi e bambini malati, un crescente numero di disabili con differenti tipi di handicap, curati con amore e competenza da fra Giuseppe.

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CENTRO SANITARIO

Ora il Villaggio san Francesco è diventato un Centro Sanitario con personale locale qualificato in grado di gestire alcuni reparti ospedalieri, di curare le varie forme di disabilità ed ancora di provvedere alla formazione sanitaria del territorio.

LE SUORE FRANCESCANE

Attualmente il gruppo dei frati annovera anche i confratelli nativi del Burundi e di altri Paesi africani, è coadiuvato dalle Suore Francescane di N. S. del Monte e opera con alcuni laici che sono stati formati dalla stessa Missione e ai quali è stata chiesta una grande responsabilità nella gestione della Parrocchia, del Villaggio, delle adozioni e delle iniziative di autosostentamento.

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