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Sindaco Scala, Luigi Mansi: dopo epidemia ripartiamo da territorio e turismo

Roberto Pacilio Comune di Scala
Pubblicato il 20-04-2020

Scala, il paese più antico della Costiera Amalfitana

Intervista a Luigi Mansi Sindaco di Scala, il paese più antico della Costiera Amalfitana su come sta affrontando l'emergenza Coronavirus e quali prospettive future.


Come sta vivendo questo momento particolare per lei, la sua famiglia e i suoi concittadini?
Quando fui scelto dai miei concittadini come loro Sindaco, ero teso, preoccupato, ansioso, ma con gran voglia di fare, ero carico di speranza e di grandi aspettative per il futuro del mio paese, eppure mai, mi sarei aspettato di vivere una situazione del genere, un’emergenza sanitaria mondiale che ha stravolto il modo di vivere di ognuno di noi, che ha modificato soprattutto il modo con il quale si guarda al futuro. Gestire una crisi senza precedenti mi sta togliendo il sonno, sento il peso e la responsabilità di rimanere guida ferma e sicura. Sono in continuo contatto con i miei concittadini, sto prendendo per mano ognuno di loro, e spesso solo per scambiarci qualche parola di conforto. Il mio ruolo è questo, specie in un piccolo comune che ha 1500 abitanti che non sono altro che una grande famiglia. Sono vicino ad ognuno di loro, perchè di ognuno ormai conosco i bisogni e le paure. Il mio ruolo, mi impone non il solo aiuto materiale, laddove è necessario, ma di dare un vero è proprio aiuto morale, perché l’emergenza ha creato in poco tempo una situazione di precarietà economica e sociale che si allarga a macchia d’olio.

Anche io sono padre, ho due figli, fino a due mesi fa, rientrare a casa dalla mia famiglia, dopo una giornata spesa al servizio del mio Paese, era per me un momento di pace, oggi anche questo è cambiato. A casa i bambini chiedono, percepiscono la tensione determinata dall’attuale situazione drammatica. Scala è il comune più antico della Costa d’Amalfi, ricco di verde e di grandi spazi ed il solo divieto di non uscire più nemmeno per una passeggiata, diventa una vera e propria violenza. Per i giovani poi, il non poter andare a scuola, così all’improvviso, ha creato disorientamento. Le fasce più deboli, giovani ed anziani, stanno pagando un prezzo molto alto, a tutto questo si somma la mancanza di lavoro per la gran parte dei miei concittadini. Il disagio sociale è il primo grande problema che mi sono trovato ad affrontare.

Qual è stata l’emergenza più grande affrontata in paese?
Diciamo che non mi sono fatto mancare nulla! Sono Sindaco dal 2008, riconfermato lo scorso anno per la terza volta ed In questi dodici anni, mi sono trovato ad affrontare una serie di problemi ed emergenze non facili.

Per citare solo quelli più recenti, nell’ultimo anno e mezzo, mi sono trovato a dover ricostruire la Casa Comunale dopo un vasto incendio che ne aveva distrutto un intero piano,

Quest’inverno, nei giorni prima di Natale, la Costiera Amalfitana è stata vittima di nubifragi che hanno creato una preoccupante situazione di dissesto idrogeologico, dalle nostre montagne veniva giù di tutto e il centro abitato è stato minacciato per giorni da frane e smottamenti.

La forza, la determinazione, l’amore per la nostra Terra ci ha fatti rialzare ed eravamo pronti per poter affrontare una nuova stagione turistica. Così non è stato, il Covid 19 ha vanificato tutti in nostri sforzi.

Ho una squadra molto unita al mio fianco, giovani amministratori che credono nel valore del proprio territorio ed insieme stiamo affrontando anche questa inaspettata e drammatica sfida.

Il nostro impegno è principalmente indirizzato a gestire l’emergenza, senza che la nostra popolazione vada in difficoltà, ci siamo imposti di infondere speranza e di dare aiuto, sotto tutti i punti di vista.

Qual è la prima cosa che bisognerebbe fare per ripartire nell’immediato e per stare accanto a chi soffre e non arriva a fine mese?
Dal giorno in cui è cominciata l’emergenza, il comune di Scala, si è immediatamente attivato per stare vicino ai suoi concittadini. Abbiamo attivato fin da subito un fondo di solidarietà che ci ha dato la possibilità di rispondere nell’immediato alle esigenze di quelle fasce della popolazione più deboli. Poi anche grazie ai fondi anticipati dal Governo, che ringraziamo, stiamo distribuendo buoni spesa, che garantiscono il necessario. Grazie ad una rete di amici, abbiamo creato una sorta di aiuto alimentare di prima necessità.

Il profilo lavorativo del nostro territorio è di tipo stagionale, e comprenderà quanto sia stato difficile soprattutto per i capofamiglia non riprendere a lavorare dopo il periodo di stop invernale e ritrovarsi senza reddito. Abbiamo inviato varie proposte al Governo, delle vere e proprie richiesta di tutela di questo tipo di lavoratori che sono il motore dell’ospitalità e dell’accoglienza della Divina Costa d’Amalfi.

Per il comparto turistico è importante ad oggi mantenere un elevato marketing visivo, la nostra terra è sempre appetibile sia in Italia che all’estero, ed essere competitivi ora ci permetterà di ritornare quanto prima alle normalità finita l’emergenza, ma tutto questo non sarà possibile se non verranno adottate misure di aiuto e sostegno alle imprese turistiche e di conseguenza ai lavoratori. 

Chi sono a suo avviso le categorie che pagheranno il prezzo più alto di questa pandemia?
Sicuramente non le categorie come i dipendenti pubblici, lavoratori in smart working o pensionati. Come già detto, le categorie dei lavoratori del comparto turistico, sono già quelli che stanno pagando il prezzo più alto e se non verranno prese serie misure, tutta la struttura ad essi collegata andrà distrutta, se non addirittura persa.

Stiamo lavorando per far tornare alla normalità comparti come lavoratori edili, artigiani e agricoltori che a breve potranno riprendere il loro lavoro in sicurezza. E’ il comparto degli stagionali, che rappresenta la maggioranza, a preoccuparmi e da me troveranno sempre il sostegno, l’aiuto e  il materiale per far fronte alle situazioni economiche precarie. Ma è chiaro che non si potrà andare avanti così per lungo tempo.

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