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New York chiude per neve, De Blasio: la peggiore tempesta della storia. DIRETTA TV

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

La chiamano Juno. E' la più grande tempesta di neve che si ricordi sul nordest degli Stati Uniti. Cinquantotto milioni di cittadini americani sono a rischio. Dalle 23 per le strade di New York ammesse solo ambulanze, personale della città, spazzaneve, polizia e pompieri. Tutti i parchi chiusi dalle 18, le scuole chiuse martedì. Forse anche il giorno dopo. "La tempesta sarà molto veloce e molto intensa", ha detto il sindaco Bill de Blasio. ll governatore di New York Andrew Cuomo ha dichiarato lo stato di emergenza, così come il governatore del New Jersey, Chris Christie.

"Quella che sta per arrivare è molto probabilmente la più grande tempesta di neve della storia di New York, una cosa mai vista", ha detto de Blasio assicurando però che tutto è pronto per affrontare l'ondata eccezionale di maltempo attesa per le prossime ore. Ci sono veicoli e personale del comune pronti a intervenire e 200 tonnellate di sale da spargere sulle strade, le ambulanze sono state allertate e sono in azione. Oltre a questo "tutti gli uffici stanno lavorando da una settimana per riuscire a preparare una risposta", ha detto il sindaco ricordando che dovranno essere tenuti sotto controllo migliaia di chilometri di strade, la distanza tra New York e Los Angeles.

Il presidente Barack Obama, in viaggio in India, è stato informato. Il suo portavoce, Josh Earnest, ha detto che i sindaci delle città che saranno colpite dalla tempesta sono stati contattati.



Si temono vasti blackout. La Grande mela sarà sotto la neve, una situazione più grave di quella che nell'11 e il 12 febbraio 2006 la paralizzò sotto 68 centimetri di coltre nevosa. L'associazione dei taxi Greater New York ha offerto un servizio gratuito di trasporto per quanti dovranno andare al lavoro, i disabili e gli anziani che dovessero restare bloccati. Ma a quelli che dovessero approfittare della tempesta per gonfiare le tariffe saranno comminate sanzioni severissime, fino alla perdita della licenza. Il Nasdaq e il New York Stock Exchange (Nyse) prevedono di operare regolarmente nonostante la tempesta, così come alcuni teatri di Broadway che si sono almeno offerti di pagare l'hotel agli attori che non riuscissero a tornare a casa. Il Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite invece ha chiuso alle 14.30 di oggi pomeriggio e non riaprirà prima di domani sera. I supermercati sono stati svuotati, le persone hanno fatto scorta di beni di prima necessità.


Trasporti.
ll governatore di New York Andrew Cuomo ha annunciato la chiusura della metropolitana dalle 23 ora locale. Si fermano anche

la Metro North Railroad e la Long Island Railroad. Inoltre, il governatore ha annunciato il divieto (per tutti i veicoli privati non di emergenza) della circolazione sempre a partire dalle 23, ricordando che chi non rispetterà l'ordine "commetterà un reato".

Cancellati voli. Più di 4.000 voli sono stati cancellati. Le compagnie aeree hanno annullato i voli su oggi e domani, secondo quanto riferisce FlightAware. La maggior parte delle cancellazioni sono state fatte ieri sera mentre altri 20 voli in partenza per mercoledì non partiranno. La United Airlines, la seconda linea aerea più trafficata del Paese, ha annunciato che fermerà le proprie attività in diversi aeroporti degli Usa, compresa a Jfk; stessa cosa per Us Airways, che si trova in mezzo a un procedimento di fusione con American Airlines. Per i voli che riusciranno a partire sono previsti gravi ritardi.


'Monster storm'. I meteorologi prevedono che cadranno dai 60cm a un metro di neve sulla costa nord-orientale del Paese, con il picco a New York, New Jersey e Boston. Precipitazioni di pioggia ghiacciata e fortissime raffiche di vento interesseranno le zone comprese tra il New Jersey e il Connecticut. Complessivamente, la tempesta potrebbe interessare 58 milioni di persone, secondo il Servizio meteo nazionale. Anche in Connecticut il governatore Dannel Malloy ha vietato gli spostamenti con una direttiva che entrerà in vigore alle 21 di questa sera ora locale. A parte le grandi città sulla costa est, l'allerta riguarda tutti gli stati dal Maryland fino al Maine e, oltre, il Canada. La bufera arriverà ad ondate a partire da New York, Boston e Filadelfia. (Repubblica)

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