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Meeting in Assisi per abbattere i muri

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

Un momento importante nell’ottica di affrontare un percorso di “educazione alla cittadinanza responsabile” delle nuove generazioni e “sui passi di Francesco”. Con queste caratteristiche si è aperto oggi ad Assisi il ‘Meeting nazionale delle scuole per la pace, la fraternità e il dialogo’. La due giorni proseguirà domani con una marcia della pace, ha visto già dalla mattina 5.300 studenti provenienti da tutta Italia iniziare a confrontarsi su questi temi durante una serie di “incontri con San Francesco”, 13 in tutto, e di laboratori (11) delle parole e delle idee sui grandi problemi del nostro tempo. Ad Assisi sono arrivati oltre 200 percorsi di educazione portati avanti durante l’anno da scuole, ragazzi e insegnanti.

L'evento è stata anche l'occasione per confrontarsi e dialogare sul passato. Proprio per questo, sul sagrato della Basilica Superiore di San Francesco, si è tenuto nel pomeriggio l’incontro dal titolo “Il Giardino della Memoria” dove il Custode del Sacro Convento di Assisi, padre Mauro Gambetti, fra Thomas Freidel dalla Germania, fra Guglielmo Spirito, docente all’Istituto Teologico di Assisi, e il direttore della Sala Stampa del Sacro Convento, padre Enzo Fortunato, si sono confrontati con i giovani presenti, sui temi simbolo della storia, su guerre, muri, ingiustizie e vittime.

“Questi giovani si ritrovano qui – afferma padre Fortunato all’Ansa – per stare accanto a Papa Francesco che sarà a Lesbo in solidarietà ai profughi e per l’abbattimento dei muri. In cammino con lui per vivere insieme i viaggi dell’umanità e della solidarietà e per abbattere i muri della disumanità”.

Per l’occasione, sul sagrato della Basilica, e proprio “per valorizzare l’umanità e per ricordare tre tragedie disumane” sono state installate una stele armena, simbolo delle vittime del Genocidio Armeno, il filo spinato del muro di Berlino, simbolo di un mondo spaccato a metà, e una barca proveniente da Lampedusa, simbolo dei migranti e delle speranze nel futuro, con la testimonianza anche del profugo musulmano del Mali arrivato in Italia in barca, Sira Madigata, a cui Papa Francesco ha lavato i piedi. “Tre grandi simboli – sottolinea ancora padre Fortunato – che ci dicono cosa i giovani non vogliono vivere”.

La prima giornata del Meeting si è aperta con la lettera inviata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha invitato gli organizzatori e i partecipanti al Meeting a “pensare in grande”.

Domani invece, per la grande marcia della pace contro i muri, organizzata in contemporanea con la visita di Papa Francesco a Lesbo, sono previsti 6 mila partecipanti. Da Santa Maria degli Angeli il corteo raggiungerà Assisi fino alla Basilica di San Francesco. Ansa

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