Le visite dei pontefici
La Spagna "non ha un soldo in cassa per pagare i servizi pubblici e se la Bce non avesse comprato i titoli di Stato, il Paese sarebbe fallito". Lo ha affermato il ministro del bilancio spagnolo, Cristobal Montoro, al parlamento di Madrid, secondo quanto riferisce Bloomberg.
Per il politico, la Spagna sta vivendo una nuova recessione dopo il 2009 e deve affrontare le difficoltà con un debito che "ci sta schiacciando e condizionando". In ogni caso, il ministro ha difeso il piano di austerità proposto dal suo governo, sostenendo che la Spagna deve uscire dalla crisi all'interno dell'unione europea e dell'euro.
Le difficoltà del Paese si sono manifestata anche questa mattina con l'asta bond. Il tesoro ha venduto Bonos con scadenza 2014, 2017 e 2019 per 2,98 miliardi, poco sotto l'obiettivo di 3 miliardi, con tassi in deciso rialzo e domanda in calo. Il rendimento medio del biennale è balzato al 5,204% dal 4,335% di giugno, quello del 5 anni al 6,459% dal 4,832%. Il tasso sulla scadenza 2019 si è attestato al 6,701% contro il 4,832%. La domanda oscilla tra 2-3 volte l'offerta contro le 3-4 volte delle precedenti aste. E dopo il collocamento, vola oltre la soglia critica del 7% il rendimento dei titoli spagnoli a 10 anni sul mercato secondario.
Per il ministro delle finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, la Spagna, a causa dell'estremo nervosismo dei mercati, "non è in grado a gestire da sola le difficoltà del proprio settore bancario, messo a rischio dalla bolla immobiliare, e questo è un principio condiviso da Commissione europea, Eba, Bce e Fmi". In sostanza, secondo Schaeuble, "sono emersi dubbi sulla capacità dello Stato spagnolo a risolvere i problemi delle banche senza mettere a rischio la solvibilità delle finanze pubbliche. Anche solo un indizio in questo senso può portare a gravi effetti di contagio nell'Eurozona, così che i problemi della Spagna diventano problemi per la stabilità finanziaria dell'Eurozona".(Repubblica)
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