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Giovani: non restate paralizzati dalla paura!

Frate Augusto Drago
Pubblicato il 30-11--0001

Miei cari giovani, ragazzi e ragazze, desidero tanto gridare ai vostri cuori di non avere paura! Essa vi immobilizza, toglie slancio al vostro cuore, calore all’anima, spegne ogni vostro entusiasmo, non vi permette né di osare, né di amare, cancella la gioia di vivere. Non utilizzo parole mie, ma quelle usate, tantissime volte, dal beato Giovanni Paolo II, amato e cercato da tantissimi giovani. Vi riporto alcuni dei suoi più celebri e forti inviti a fuggire dalla paura, rivolte proprio a voi, cari giovani.


Non abbiate paura della vostra giovinezza e di quei profondi desideri che provate di felicità, di verità, di bellezza e di durevole amore! Messaggio per la XVIII Giornata mondiale della pace
Non stancatevi mai di ricercare le risposte vere alle domande che vi stanno di fronte. Cristo, la verità, vi farà liberi! Messaggio per la XVIII Giornata mondiale della pace
Non abbiate paura di proclamare, in ogni circostanza il Vangelo della Croce. Non abbiate paura di andare controcorrente! Omelia ai giovani — 4 Aprile 2004
Non abbiate paura di aspirare alla santità! Del secolo che volge al suo termine e del nuovo millennio fate un’era di uomini santi! Omelia ai giovani — 16 giugno 1999
Non abbiate paura perché Gesù è con voi! Non abbiate paura di perdervi: più donerete e più ritroverete voi stessi! Discorso ai giovani di Roma — 21 marzo 1997
Non abbiate paura di Cristo! Fidatevi di lui fino in fondo! Egli solo “ha parole di vita eterna”. Cristo non delude mai! Discorso ai giovani di Poznan — 3 Giugno 1997
Non abbiate paura di dire “sì” a Gesù e di seguirlo come suoi discepoli. Allora i vostri cuori si riempiranno di gioia e voi diventerete una Beatitudine per il mondo. Ve lo auguro con tutto il mio cuore. saluto ai giovani — 24 Marzo 2000


A queste stupendi “gridi dell’anima” di Giovanni Paolo II, aggiungo una diffusa e conosciutissima preghiera di M. Quoist perché, se sentiste la Sua voce, quella di Cristo intendo, che vi chiama a seguirlo, non abbiate paura di mettere i piedi sui suoi passi per essere artefici di salvezza.
p. Augusto Drago. Mail: paug.ogard@gmail.com


Aiutami Signore a dire di sì!

Ho paura di dire di sì, o Signore. Dove mi condurrai? Ho paura di avventurarmi, ho paura di firmare in bianco, ho paura del sì che reclama altri sì. Eppure non sono in pace. Mi insegui, o Signore, sei in agguato da ogni parte. Cerco il rumore perché temo di sentirti, ma ti infiltri in un silenzio. Fuggo dalla via perché ti ho intravisto, ma mi attendi quando giungo in fondo alla strada. Dove mi potrei nascondere? Ovunque t’incontro: non è dunque possibile sfuggirti!

… Ma ho paura di dire di sì, o Signore Ho paura di darti la mano, Tu la tieni nella tua. Ho paura di incontrare il tuo sguardo.

Tu sei un seduttore. Ho paura della tua esigenza, tu sei un Dio geloso. Sono braccato, ma mi nascondo. Sono prigioniero, ma mi dibatto, e combatto sentendomi vinto.

Perché tu sei il più forte, o Signore, tu possiedi il Mondo e me lo sottrai. Quando tendo le mani per cogliere persone e cose, esse svaniscono ai miei occhi.

Non è una cosa allegra, Signore, non posso prendere nulla per me. Avvizzisce tra le mie dita il fiore che raccolgo, muore sulle mie labbra il sorriso che abbozzo, mi lascia ansante ed inquieto il valzer che ballo.

Tutto mi sembra vuoto, tutto mi sembra vano, hai creato il deserto intorno a me. E ho fame, e ho sete. Non mi potrebbe saziare il Mondo intero.

Eppure ti amavo, o Signore; che Ti ho dunque fatto? Per Te lavoravo, per Te mi spendevo. O gran Dio terribile, che vuoi dunque ancora?

«Piccolo, piccola, voglio di più per te e per il Mondo.

Prima conducevi la tua azione, ma IO non so che farmene.

Mi invitavi ad approvarla, mi invitavi a sostenerla, volevi interessarmi al tuo lavoro.

Ma vedi, piccolo, piccola, invertivi le parti. Ti ho seguito/a con gli occhi, ho veduto la tua buona volontà, ora IO voglio di più per te. Non farai più la tua azione, ma la volontà del tuo Padre celeste.

Di’: “sì”, piccino, piccina. Ho bisogno del tuo sì, così come ho avuto bisogno del sì di Maria per venire sulla terra, perché IO debbo essere nel tuo lavoro, IO debbo essere nella tua famiglia, IO debbo essere nel tuo quartiere, e non devi esserci tu.

Il mio sguardo penetra e non il tuo, la mia parola trasporta e non la tua, la mia vita trasforma e non la tua. Dammi TUTTO, abbandonami TUTTO. Ho bisogno del tuo sì per sposarti e scendere sulla terra. Ho bisogno del tuo sì per continuare a salvare il Mondo!

O Signore, ho paura della Tua esigenza, ma chi Ti può resistere? Affinché venga il Tuo regno e non il mio, affinché sia fatta la tua volontà e non la mia, aiutami a dire di SÌ.

(Michel Quoist)

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