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Cosa ci aspetta nel 2020: da 'Economy of Francesco' alle elezioni Usa

Mario Scelzo
Pubblicato il 03-01-2020

Tra certezze e incognite, si apre un anno ricco di appuntamenti

La Storia, quella con la S maiuscola, è fatta di svolte improvvise ed imprevedibili, si pensi al crollo delle Torri Gemelle oppure alla battaglia ambientalista di Greta Thumberg. Partendo dal presupposto che non è possibile prevedere il futuro, all’alba di questo nuovo anno vorrei provare a segnalare alcuni dei momentii rilevanti del 2020. Come vedrete, alcuni eventi sono definiti (esempio, le Olimpiadi di Tokyo), altri sono “scenari aperti” (si pensi alla Brexit), dei quali possiamo solamente provare a tracciare i contorni.

Partiamo dalle certezze, iniziando il nostro percorso proprio da una terra a noi molto cara. Dal 26 al 28 marzo 2020 la città di Assisi sarà protagonista dell’evento The Economy of Francesco, una tre giorni interamente dedicata ai giovani economisti e imprenditori provenienti da tutto il mondo, invitati direttamente da Papa Francesco per avviare un processo di cambiamento globale affinché l’economia di oggi e di domani sia più giusta, inclusiva e sostenibile. Siamo certi che si tratterà di un evento che lascerà un importante segno per le generazioni a venire.

Come già accennato, Tokyo, capitale del Giappone, ospiterà, dal 24 Luglio al 9 Agosto, la 32° edizione delle Olimpiadi: 207 le nazioni iscritte, 11.090 gli atleti che prenderanno parte alle gare, 339 competizioni in 33 diverse discipline, per quella che sarà come sempre una festa dei popoli e delle culture. Continuando a parlare di sport, dal 12 Giugno al 12 Luglio si terrà la 16esima edizione degli Europei di Calcio, con una importante novità: Euro 2020 non sarà organizzato da un singolo stato ma si svolgerà in 12 diverse città europee, la partita inaugurale si terrà allo Stadio Olimpico di Roma, invece le semifinali e la finale si disputeranno al Wembley Stadium di Londra.

Il 3 Novembre 2020 si terranno le 59esime elezioni presidenziali della storia degli Stati Uniti d’America. L’attuale presidente Donald Trump cercherà la rielezione ,non è ancora chiaro invece chi sarà il suo sfidante in campo democratico, potrebbe trattarsi del magnate newyorkese Michael Bloomberg. Qui è d’obbligo una precisazione ed una previsione. Alla fine del 2019 è ufficialmente iniziato il procedimento di impeachment (che potremmo tradurre come sfiducia) per Donald Trump, accusato di aver fatto pressioni su politici ucraini per creare prove per screditare i suoi avversari democratici. Ricordo solamente che per essere sfiduciati è necessario il voto dei 2/3 del Congresso. Ad oggi, secondo molti analisti, non esiste una maggioranza così ampia disposta a sfiduciare il leader americano, quindi l’ipotesi più probabile è che Donald Trump resti saldamente al suo posto. Non sono però da escludere colpi di scena, e/o la scoperta di nuove prove, insomma la situazione è del tutto aperta ed imprevedibile.

Passiamo ora ad un evento non dico certo ma molto probabile. In seguito alla vittoria alla recenti elezioni britanniche da parte del leader conservatore Boris Jonhson, tutto lascia prevedere che entro il prossimo 31 Gennaio verranno stabilite le modalità della Brexit, ovvero l’uscita dalla Gran Bretagna dall’Unione Europea. Probabilmente verrà creato un percorso di uscita soft e ci vorranno anni per chiudere definitivamente la questione, ma la scelta dei sovrani di Sua Maestà la Regina sembra ormai definitiva.

In chiusura, guardiamo un po’ in casa nostra.La domanda che molti si fanno è se il Governo Conte II riuscirà a restare in sella nel corso del 2020. Come è noto, il 2019 ha visto il cambio della maggioranza, non più gialloverde (Lega + M5S), ma giallorossa (M5S/Pd/Leu/Italia Viva). Va detto, per dovere di cronaca, che le liti all’interno del Governo sono quotidiane, si pensi solo alle recenti dimissioni del Ministro della Pubblica Istruzione Fioramonti, allo stesso tempo però è opinione comune che a nessuno dei partiti di governo convenga in questo momento la prova del voto, e mi sento anche di aggiungere che un ennesimo cambio di governo non verrebbe ben visto dai cittadini, che magari vorrebbero meno liti e più lavoro sul programma. Nel corso del mese di Gennaio, questo è certo, il Premier Conte ha convocato un vertice con i partiti della maggioranza per provare a rilanciare l’azione del Governo. Chi vivrà vedrà.
Un primo importante test per la tenuta dell’esecutivo saranno indubbiamente le prossime elezioni regionali: il 26 gennaio 2020 in Emilia-Romagna e Calabria, poi, tra maggio e giugno, in Campania, Liguria, Marche, Puglia, Toscana e Veneto.

Ci sono poi le altre variabili. Salvini manterrà elevato il suo consenso? Che ne sarà di Forza Italia, confluirà nella Lega? Cosa farà ad esempio Mara Carfagna, a disagio in un centrodestra a tendenza sovranista, guarderà ad Italia Viva? Il premier Conte si creerà un suo partito? Ci sarà una scissione all’interno del M5S, magari tra una area che guarda a sinistra (Fico) ed una più orientata a destra (Di Battista).
L’unica certezza è che non ci annoieremo.

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