Le visite dei pontefici
"Essere fratelli, essere minori, essere nel nostro tempo". Queste le tre linee guida individuate nell'incontro di oggi dal Capitolo dell'ordine dei frati minori, che il 21 maggio si riunirà per eleggerà il nuovo ministro generale in carica per i prossimi sei anni. A Santa Maria degli Angeli, dove è intervenuto anche il ministro generale dei frati minori, Michael Perry, si sono riuniti 170 frati in rappresentanza di 58 Paesi di tutto il mondo. L'Ordine è una fraternità internazionale della Chiesa cattolica, formata da circa 13.750 membri, presenti in 112 Paesi, chiamati a seguire l'esempio di san Francesco d'Assisi. Quest'anno il Capitolo si riunisce per rivedere la vita dell'Ordine e progettare il futuro alla luce del tema "Fratres et minores in nostra aetate" (frati e minori nel nostro tempo). Saranno in discussione tre "sottotemi", a partire dall'essere frati/fratelli, richiamandosi al concetto di "fraternità" come "membri di un'umanità in cammino verso la piena realizzazione". Il secondo tema è quello dell'essere "minori", ovvero identificarsi come voleva il santo poverello con coloro che stanno sul gradino sociale più basso. Questo è un aspetto essenziale dell'identità dei frati, che "ci porta a vivere una vita di semplicità - spiegano - e questa medesima semplicità implica un obbligo a usare con grande responsabilità il denaro e le cose che Dio ci ha donato. In questo Capitolo dedicheremo del tempo a riconsiderare i valori che devono sottostare all'uso delle risorse: trasparenza, uso etico e solidarietà". Il terzo aspetto che il Capitolo affronterà è quello di "essere nel nostro tempo".
"Cerchiamo di essere amici e pastori fedeli che stanno a fianco di coloro che affrontano persecuzioni religiose, culturali e di altro tipo in posti come la Siria, la Libia, il Sudan, Mindanao, il Pakistan e l'India - proseguono -. Cerchiamo di annunciare il Vangelo attraverso l'evangelizzazione primaria, l'attività missionaria e l'educazione. Promuoviamo il rispetto dei diritti umani e dei diritti dell'ambiente all'Onu e a livello di governi locali e nazionali. Inoltre, abbiamo fondato centri e università, dove cerchiamo di promuovano lo sviluppo umano integrale, la solidarietà e l'impegno per la trasformazione della società umana. Attraverso il lavoro del dialogo ecumenico, interreligioso e interculturale cerchiamo di costruire ponti di dialogo e di comprensione in un mondo dove le relazioni sono sempre più frantumate. In tutta questa varietà di impegni, cerchiamo di rispondere ai segni dei tempi. Come sempre accade durante i Capitoli generali - concludono - avremo tempo per verificare il passato prima di passare ad eleggere il governo generale e poi andare a compiere decisioni di ampio margine per il futuro, riguardanti tutti gli aspetti della nostra vita di fraternità universale. In accordo con questo espresso da san Francesco d'Assisi, ci raduniamo a Capitolo nel periodo della festa di Pentecoste". Michael Perry L'attuale ministro generale è intervenuto a Santa Maria degli Angeli per il ritrovo del Capitolo A Santa Maria degli Angeli, dove è intervenuto anche il ministro generale dei frati minori, Michael Perry, si sono riuniti 170 frati in rappresentanza di 58 Paesi di tutto il mondo. L'Ordine è una fraternità internazionale della Chiesa cattolica, formata da circa 13.750 membri, presenti in 112 Paesi, chiamati a seguire l'esempio di san Francesco d'Assisi.
Quest'anno il Capitolo si riunisce per rivedere la vita dell'Ordine e progettare il futuro alla luce del tema "Fratres et minores in nostra aetate" (frati e minori nel nostro tempo). Saranno in discussione tre "sottotemi", a partire dall'essere frati/fratelli, richiamandosi al concetto di "fraternità" come "membri di un'umanità in cammino verso la piena realizzazione". Il secondo tema è quello dell'essere "minori", ovvero identificarsi come voleva il santo poverello con coloro che stanno sul gradino sociale più basso. Questo è un aspetto essenziale dell'identità dei frati, che "ci porta a vivere una vita di semplicità - spiegano - e questa medesima semplicità implica un obbligo a usare con grande responsabilità il denaro e le cose che Dio ci ha donato. In questo Capitolo dedicheremo del tempo a riconsiderare i valori che devono sottostare all'uso delle risorse: trasparenza, uso etico e solidarietà". Il terzo aspetto che il Capitolo affronterà è quello di "essere nel nostro tempo".
"Cerchiamo di essere amici e pastori fedeli che stanno a fianco di coloro che affrontano persecuzioni religiose, culturali e di altro tipo in posti come la Siria, la Libia, il Sudan, Mindanao, il Pakistan e l'India - proseguono -. Cerchiamo di annunciare il Vangelo attraverso l'evangelizzazione primaria, l'attività missionaria e l'educazione. Promuoviamo il rispetto dei diritti umani e dei diritti dell'ambiente all'Onu e a livello di governi locali e nazionali. Inoltre, abbiamo fondato centri e università, dove cerchiamo di promuovano lo sviluppo umano integrale, la solidarietà e l'impegno per la trasformazione della società umana. Attraverso il lavoro del dialogo ecumenico, interreligioso e interculturale cerchiamo di costruire ponti di dialogo e di comprensione in un mondo dove le relazioni sono sempre più frantumate. In tutta questa varietà di impegni, cerchiamo di rispondere ai segni dei tempi.
Come sempre accade durante i Capitoli generali - concludono - avremo tempo per verificare il passato prima di passare ad eleggere il governo generale e poi andare a compiere decisioni di ampio margine per il futuro, riguardanti tutti gli aspetti della nostra vita di fraternità universale. In accordo con questo espresso da san Francesco d'Assisi, ci raduniamo a Capitolo nel periodo della festa di Pentecoste". Michael Perry L'attuale ministro generale è intervenuto a Santa Maria degli Angeli per il ritrovo del Capitolo. Corriere dell'umbria
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