approfondimenti_francescani

di Andrea Bocelli

Un tale si avvicinò a Gesù e gli chiese: “Maestro, che cosa devo fare di buono per ottenere la vita eterna?”. Egli rispose: “Perché m'interroghi su ciò che è buono? Uno solo è buono. Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti”. E Gesù glieli ricordò. Il giovane rifl etté e disse: “Ho sempre osservato tutte queste cose, che mi manca ancora?”. Gli disse Gesù: “Se vuoi essere perfetto va, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi”. Udito ciò il giovane se ne andò triste, perché aveva molte ricchezze. Mi viene sempre in mente questo passo del vangelo, quando penso a san Francesco: anch'egli era giovane e ricco, anch'egli, come quel tale ha sentito il desiderio di interrogare il maestro, che non ha potuto incontrare di persona, ma la sua determinazione è stata irremovibile ed illuminante per tutti coloro che da allora fi no ad oggi lo amano e si sforzano umilmente di seguirne il cammino. Francesco ha interrogato, ha compreso e se n'è andato senza indugi, lui sì, se n'è andato felice, correndo a donare tutto e a donarsi ai poveri, proprio come il Maestro gli ha suggerito; Francesco non ha dubbi, non ha cedimenti, corre animato da una gioia incontenibile: la gioia della luce, della verità. Ama e si sente amato; tace e sente tutta l'armonia del Creato, di cui fa parte. Tace, si raccoglie in preghiera e la sua voce si leva altissima, percorre il mondo, attraversa i secoli e giunge fi no a noi, forte e chiara, come uno squillo di tromba, che ammonisce, conforta e chiama tutti a raccolta. Sì, chi segue Francesco segue Gesù, entra nella vita, ne comprende il senso e il valore, mentre in questa nuova dimensione scopre altresì la pace e la gioia. La pace e la gioia del Natale.