Le visite dei pontefici
Il 17 settembre 2009, al termine di un
accuratissimo restauro, patrocinato dalla
Fondazione Monte dei Paschi di Siena, si
alzava fi nalmente il sipario sul Giudizio
Universale (1623) dipinto da Cesare Sermei,
nella calotta absidale della Basilica
inferiore di San Francesco in Assisi.
Il restauro, eseguito dall'equipe dal prof.
Sergio Fusetti, ha restituito all'affresco,
fi n troppo trascurato dalla critica artistica,
non solo l'originale gamma cromatica
pesantemente compromessa dal
nero fumo depositatosi nel corso
dei secoli, ma ha riportato a
galla tutta la zona inferiore, che si pensava
del tutto perduta, ed era invece semplicemente
sommersa.
A restauro ultimato, nel Museo-tesoro
della Basilica assisiate, è stata allestita a
cura di fra Carlo Bottero, Elvio Lunghi,
Paola Mercurelli e Paola Monacchia,
una piccola ma fornitissima esposizione
documentaria, tratta dall'Archivio
di Stato di Perugia (sezione di Assisi), e
dall'Archivio storico del Sacro Convento
di San Francesco, relativa alla committenza
dell'opera e alle sue varie fasi
esecutive. Alla mostra documentaria è
stata addizionata anche una bella antologia
di disegni preparatori tratta dalla
ricca e ancora poco conosciuta raccolta
di disegni conservati nella Biblioteca comunale
di Assisi.
Detto questo, è tempo ormai di puntare
la nostra “Manicula” sull'autoritratto del
Sermei, fi n troppo facile da estrapolare
dalla congerie dei personaggi che compongono
da una parte la colonna saliente
dei “salvati” e dall'altra la colonna
discendente dei “dannati”.
In basso a sinistra, dalla parte degli eletti,
che salgono dal purgatorio alla gloria
dei cieli, si nota infatti un personaggio
pensoso e solitario, in veste di cordigero
francescano, che non partecipa affatto
dell'una colonna o dell'altra. Se ne sta lì,
più come un astante che come un attore
protagonista nella scena. Se ne sta lì,
proprio sul bordo del baratro, a guardare
il fondo dell'abisso, al suono dell'ultima
tromba: “Tuba mirum spargens sonum per
sepulcra regionum” (La tromba spande il
suo mirabile richiamo nella regione dei
morti).
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