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Voleva realizzare alcune foto della grotta del Cinicchia per una mostra fotografica e scopre una cripta del tutto singolare. Marcello Betti, imprenditore angelano con la passione della fotografia, ritiene che quella da lui scovata sia la cripta di San Francesco. Da accertare la reale autenticità della grotta, ma per coincidenze e confronti storici sembra proprio essere, per il dott. Betti, la cripta utilizzata dal Santo di Assisi per pregare in gioventù.

Dove si trova la cripta?
“Alle porte di Assisi in cima a una collinetta di fronte al costone dove sorge la basilica di San Francesco vi è una cavità non naturale, due spazi piuttosto ampi e un corridoio, di epoca medievale, se non antecedente”.

Da cosa ha capito che non si trattava della grotta del brigante, ma di ben altro?
“Ci sono molte coincidenze: in primis il luogo è in asse con il campanile della basilica di san Francesco e con la basilica della Porziuncola di Santa Maria degli Angeli. Seconda cosa esaminando un particolare dell'affresco situato sul portale della Porziuncola, dipinto dal tedesco Overbek nel 1820, si può notare un altare con una croce e sotto una Madonna con Bambino all'interno di una cripta. Alle spalle, da sfondo, c'è una panoramica di Assisi ove la base della croce sembra coincidere all'incirca con il luogo della grotta/cripta del Cinicchio. In fine – conclude Marcello Betti - il professor Francesco Santucci, profondo conoscitore del territorio, ricorda che Tommaso da Celano scriveva che san Francesco, da giovane, era solito ritirarsi per meditare e pregare insieme ad un amico in una cavità del suolo poco distante da Assisi”.

Casualità? Suggestioni? Non è dato sapersi. Fatto sta che Marcello Betti, ai nostri microfoni, non ha negato l'emozione che ha provato entrando in quella cripta, ha provato una bella sensazione difficile da esprimere. Tutti ci auguriamo che presto venga fatta luce su questa inaspettata scoperta.
Roberto Pacilio