cronaca

Irpinia, segni sul guardrail e nessuna frenata. L'Italia piange le 38 vittime

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

Ha cercato di rallentare la corsa buttandosi contro le barriere. Emergono i primi dettagli sulla dinamica dell'incidente che è costato la vita a 38 vittime sull'A-16 domenica sera. Già, perché secondo le prime ricostruzioni, Ciro Lametta, l'autista del pullman che si è schiantato dopo un volo di 30 metri, avrebbe tentato di tutto per fermare l'autobus. Il tutto mentre il Consiglio dei ministri ha proclamato una giornata di lutto nazionale per martedì, giorno in cui saranno celebrati funerali delle vittime a Pozzuoli.


I SEGNI SULLE BARRIERE - Nessun segno di frenata, dunque. Ma un tentativo estremo, disperato, inutile. Il pullman che si è schiantato sulla Napoli-Canosa viaggiava a forte velocità, nonostante le segnalazioni di rallentamenti in atto, e con la parte anteriore aperta o mancante, probabilmente a causa di un precedente «contatto» con il margine destro dell'autostrada. Già 800 metri prima dell'impatto i segni di impatto con le barriere, a testimoniare forse il tentativo dell'autista di rallentare la corsa.


I RALLENTAMENTI - Intorno alle 19 di domenica sera si sono formati dei rallentamenti al chilometro 28 in direzione Napoli segnalati sia da tabelloni a messaggio variabile fino a 40 chilometri prima, sia da un operatore che sbandierava a terra circa un chilometro e mezzo prima del punto in cui è avvenuto l'incidente. Il pullman è arrivato su quel tratto intorno alle 20.30. Gli operatori di servizio riferiscono di aver visto avvicinarsi il pullman a forte velocità con la parte anteriore aperta o mancante, probabilmente a causa di un precedente «contatto» con il margine destro dell'autostrada.


L'AUTISTA - Il corpo di Lametta è stato portato nella sala mortuaria dell'ospedale San Giuseppe Moscati di Avellino. Nelle prossime ore è previsto l'esame autoptico che dovrà chiarire se l'uomo sia stato vittima di un malore. Quest'ultima, comunque, sembra un'ipotesi poco plausibile: Ciro Lametta, infatti, secondo quanto sta emergendo, ha cercato di fare di tutto per fermare l'autobus anche se non ci sono segni di frenata sull'asfalto.


NESSUNA FRENATA - La Polstrada precisa inoltre che sul luogo dello schianto non ci sono segni di frenata: il mezzo si è trascinato lungo la barriera di cemento che poi ha sfondato finendo nella scarpata. Sulla base di questi elementi, si ipotizza che il pullman per problemi di controllo del mezzo abbia tentato di limitare la propria velocità appoggiando il veicolo sul margine destro. Senza tuttavia riuscirci: i danni provocati alle auto che erano in quel momento ferme e che sono state investite così come quelli riportati dalla struttura in cemento indicano un impatto a forte velocità contro la barriera.


CORDOGLIO DI PAPA FRANCESCO - Papa Francesco ha espresso la sua «profonda partecipazione al dolore» per il drammatico incidente «in cui hanno perso la vita molte persone, tra le quali diversi bambini». Lo dice in un telegramma di cordoglio inviato a suo nome dal cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone.(Corriere)

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