Scritti di San Francesco

Preghiera a San Francesco del Cardinale Ersilio Tonini

Povertate è nulla avere
e nulla cosa poi volere;
ad omne cosa possedere
en spirito de libertate.


Ho iniziato la mia preghiera dinnanzi a te, o Francesco, con le parole di un tuo contemporaneo, Jacopone da Todi. Questa invocazione alla libertà è il massimo dei doni, perché nella libertà vi è lo stupore di trovarsi capaci di esprimere, ricevere e restituire.

Francesco tu per me sei stato la creatura in cui Cristo Signore ha esaltato la libertà di Dio. O caro Francesco, nel pensare a te, mi viene in mente mia madre, contadina con la terza elementare, che mi diceva: "Quello che il Signore vorrà da te, lo vorremo anche noi".
Ho capito che per mia madre, caro Francesco, non ero importante perché riuscivo meglio dei miei fratelli o dei miei compagni di scuola, ma per un'altra cosa: perché Dio esprimeva in me la gioia dei doni che aveva posto nella mia esistenza.

O caro Francesco, sono d'innanzi a te con le mie mani rugose che vogliono rappresentare le mani di tutta l'umanità. Mi vengono in mente le mani dei miei genitori perché quelle mani hanno manifestato non solo la capacità di lavorare e trasformare, ma sono state capaci soprattutto di accarezzare, di incoraggiare, di aprire spazi per il mondo intero. Penso a quello che hanno fatto i grandi artisti con le loro mani, penso a Giotto e alle meraviglie che quelle mani hanno fatto risplendere. Aiutaci a far sì che le nostre mani possano far risplendere la nostra umanità nella umanità di Colui che tu hai seguito senza sconti, che possano aiutarci a far risplendere ogni creatura come hai fatto tu.

O caro Francesco, nel pensare a te, mi viene in mente un altro grande uomo innamorato di Dio come te, Sant'Agostino, il quale diceva che i monti sono quelle creature per mezzo delle quali siamo avvertiti che il Sole è capace di fare bella la nostra esistenza. I santi sono le montagne e attraverso di essi Dio, che è il sole, si manifesta e riesce ad esaltare la realtà infinita dei colori del mondo. Aiutaci dunque a guardare in alto per far sì che il nostro sguardo accenda luci di gioia, di fraternità, di pace nel guardare il mondo.

Povertate è nulla avere
e nulla cosa poi volere;
ad omne cosa possedere
en spirito de libertate.