Le visite dei pontefici
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La vita di questo santo è stata scritta da un monaco di nome Eusebio, che si dice compagno di Filippo. Fu istruito nelle discipline ecclesiastiche e anche nella lingua siriaca, a 21 anni ricevé il diaconato e poi arrivò in Italia insieme al monaco Eusebio, che a Roma gli fece da interprete. Dopo essere stato ordinato sacerdote, ebbe l'incarico di evangelizzare la Sicilia centro-occidentale, dove gli abitanti, terrorizzati dall'attività eruttiva dell'Etna, continuavano a vedere nel vulcano una manifestazione del demonio, quindi si recò nell'isola stabilendosi ad Agira, in provincia di Enna, sempre in compagnia del fedele monaco Eusebio.
Svolse con fervore apostolico il suo ministero sacerdotale fra le popolazioni siciliane, diventando celebre per i numerosi miracoli che operava, specialmente liberando gli ossessi dal demonio.
Morì un 12 maggio del V secolo, l'anno non ci è noto ma va dal 453 al 457, aveva 63 anni. Sul luogo del suo sepolcro, fu edificata una chiesa e in seguito un monastero, attorno ai quali l'antica 'Agyrium' risorse con il nome di S. Filippo d'Agira, nome conservato fino al 1939 (oggi solo Agira); una ricognizione delle reliquie fu fatta il 21 luglio 1625.(santiebeati)
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