Le visite dei pontefici
Le celebrazioni per il primo vescovo del capoluogo, martire sotto Marco Aurelio
Nato intorno alla fine del secondo secolo dopo Cristo, San Costanzo divenne vescovo a Perugia molto giovane, intorno ai trent’anni. Se poco conosciamo della sua giovinezza, molto sappiamo della persecuzione che subì: denunciato (non sappiamo da chi) alle autorità imperiali, Costanzo venne torturato. Prima venne immerso in acqua bollente, poi fu costretto a camminare su carboni ardenti. Resistette alle violenze e venne liberato finché, arrestato nuovamente, fu ucciso per decapitazione.
Le celebrazioni a Perugia
Con la processione della "luminaria" e la preghiera dei Primi vespri solenni, a Perugia, nel pomeriggio del 28 gennaio, sono iniziate le celebrazioni in onore del santo patrono Costanzo, vescovo e martire. Il cardinale Gualtiero Bassetti, nell'omelia dei Vespri, rivolgendosi alle autorità civili e religiose e ai numerosi fedeli che gremivano la basilica intitolata al patrono, ha definito Costanzo "padre nella fede".
"San Costanzo - ha detto, fra l'altro, il card. Bassetti - ci invita alla condivisione e alla serietà di vita, perché si possa crescere nella pace e nel progresso civile".
"Al presente, certo - ha commentato - non mancano le difficoltà. Non sfugge a nessuno la precarietà del vivere per molti concittadini". "Come comunità ecclesiale - ha evidenziato - siamo stati sempre vicino a chi soffre, ai bisogni della gente. La Caritas ha organizzato servizi di prima necessità ben diffusi sul territorio, con grande attenzione per i disagi sociali ed economici". (da Ansa.it)
Il torcolo di San Costanzo
Una delle tradizioni perugine per il giorno di San Costanzo è il cosiddetto "torcolo", un dolce con uvetta, cedro candito, pinoli e semi di anice. Qui la nostra VIDEO-RICETTA
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