religione

San Benedetto, luce per l'Europa

Igor Traboni
Pubblicato il 17-03-2021

La fiaccola fa tappa negli ospedali simbolo della pandemia

È arrivata a Montecassino la fiaccola benedettina "Pro pace et Europa una", partita da Norcia (dove è stata accesa nella cripta ora sottoposta a lavori di restauro post-terremoto) e poi transitata attraverso Subiaco. Secondo tradizione, il viaggio si interrompe proprio all' abbazia, ma quest' anno è stato significativamente deciso di prolungarlo, con ulteriori tappe negli ospedali "Spallanzani" di Roma e "Giovanni XXIII" di Bergamo. Un gesto sottolineato da papa Francesco nel suo messaggio augurale, letto anche in occasione dell' arrivo a Montecassino. In abbazia si sono poi ritrovate le ristrette rappresentanze dei tre Comuni, gemellati tra loro nel nome di san Benedetto e «nel simbolo della luce», come ha sottolineato l' abate di Montecassino don Donato Ogliari, che ha poi aggiunto: «Questi tre punti luminosi, Norcia, Subiaco e Montecassino, queste tre tappe fondamentali della vi-È ta di Benedetto continuano ad avere qualcosa da dire anche a noi. Ci affidiamo all' intercessione di questo nostro santo patrono perché ci aiuti soprattutto in questo frangente così particolare di emergenza sanitaria a mantenere questa fiducia e a far risplendere la speranza che portiamo in noi, la speranza che ci viene da Gesù».

L' abate ha rimarcato l' ulteriore significato di questa fiaccola «che oggi continua a parlare anche a noi, ci ricorda che anche noi siamo nel mondo per essere dei punti luminosi per gli altri, punti di riferimento un po' come di notte sono le stelle nel cielo. Ci dice che anche noi abbiamo una vocazione, ciascuno ha la sua, ciascuno ha il pro- prio posto nel mondo. E questa realizzazione non è soltanto personale, per quanto importante, ma implica anche una ricaduta positiva sugli altri, sulla vita sociale, religiosa, civile alle quali siamo chiamati a contribuire con l' apporto che ciascuno di noi può dare, seminando il bene e cercando di unire e non di dividere. La Regola, che san Benedetto mette per iscritto a Montecassino, ci indica che anche noi abbiamo bisogno di una regola. E per noi cristiani la regola massima è il Vangelo. Questa situazione pandemica che stiamo vivendo è lì a dirci quanto necessario sia per noi aggrapparci, ancorarci a questo punto solido che è il Signore con il suo Vangelo, e farlo diventare nostra regola di vita nelle piccole azioni di ogni giorno». Dalla fiaccola benedettina l' abate Ogliari ha poi preso la fiamma per accendere la lampada in bronzo portata a Montecassino da Paolo VI nel 1964, in occasione della proclamazione di san Benedetto patrono d' Europa. (Avvenire)

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