religione

Papa: preghiamo per chi aiuta oggi ma pensa anche al domani

Elisabetta Reguitti Ansa - VATICAN MEDIA HANDOUT
Pubblicato il 03-04-2020

La pietà cristiana ha accolto il dolore della donna

“C’è gente che da adesso comincia a pensare al dopo. Al dopo pandemia: tutti i problemi economici, il lavoro e di fame. Preghiamo per tutta le gente che aiuta oggi ma pensa anche al domani.”

I Lettura Ger 20,10-13
Il Signore è al mio fianco come un prode valoroso.
Salmo (Sal 17)
Nell’angoscia t’invoco: salvami, Signore.
Vangelo Gv 10,31-42
Cercavano di catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani.

“Questo venerdì di passione la Chiesa ricorda i dolori di Maria la addolorata. Da secoli avviene questa venerazione del popolo di Dio. Si sono scritti inni in onore della addolorata. Stava ai piedi della croce. La contemplano ai piedi della croce”

“La pietà cristiana ha accolto il dolore della donna e parla dei 7 dolori”.

E Papa Francesco li enuncia:
Il primo appena dopo 40 gg dalla nascita di Gesù, la profezia di Simeone, una spada le trafigge il cuore.
Il Secondo dolore è la fuga in Egitto per salvare vita del figlio.
Il Terzo terzo grande dolore è la angoscia quando è rimasto nel tempio.
Il Quarto quando la Madonna si incontra con Gesù sulla via del calvario.
Il quinto dolore della Madonna quando vede il figlio in croce.
Il Sesto è la discesa dalla croce del figlio morto. Lo prese in mano come aveva fatto per 30 anni. Infine, il Settimo è la sepoltura di Gesù”.

Dopo una breve pausa il Pontefice assicura.
“ A me fa bene in tarda serata quando prego l’Angelus pregare i 7 dolori della Chiesa, come Madre che ha partorito tutti noi.

La Madonna non ha chiesto qualcosa per se stessa. Mai. Sì ha chiesto per gli altri come alle nozze di Cana quando va a parlare con Gesù. Non ha mai detto sono la mamma, guardatemi sarò la regina madre. Mai mai chiesto qualcosa di importante e lei o un posto nel collegio apostolico. La Madonna soltanto accetta di essere madre. Accompagna Gesù come discepola con le amiche, le pie donne. Lei seguiva e ascolta Gesù.

Prosegue:
“Una volta la hanno riconosciuta che seguiva Gesù fino al calvario. La gente buona sicuro avrà detto ‘come soffrirà’ i cattivi avranno detto ‘se l’avesse educato bene non sarebbe finito così’. Lei era ai piedi della Croce con l’umiliazione del figlio.

“Onorare la Madonna e dire, questa è mia madre. Perché lei è Madre. Questo è il titolo che ha ricevuto da Gesù, proprio lì, nel momento della Croce. I tuoi figli, tu sei Madre. Non l’ha fatta primo ministro o le ha dato titoli di “funzionalità”. Soltanto “madre”. E poi, gli Atti degli Apostoli la fanno vedere in preghiera con gli apostoli come madre”.

Chiarisce il pontefice da Casa Santa Marta: “ La Madonna non ha voluto togliere a Gesù alcun titolo. Ha ricevuto il dono di essere Madre di Lui e il dovere di accompagnare noi come Madre, di essere nostra Madre. Non ha chiesto per se stessa di essere una quasi-redentrice o una co-redentrice: no. Il Redentore è uno solo e questo titolo non si raddoppia. Soltanto discepola e madre. E così, come madre noi dobbiamo pensarla, dobbiamo cercarla, dobbiamo pregarla. È la Madre. Nella Chiesa Madre. Nella maternità della Madonna vediamo la maternità della Chiesa che riceve tutti, buoni e cattivi: tutti”.

Infine conclude: “Oggi ci farà bene fermarci un po’ e pensare al dolore e ai dolori della Madonna. È la nostra Madre. E come li ha portati come li ha portati bene, con forza e con pianto. Non era un pianto finto, era proprio il cuore distrutto di dolore. Ci farà bene fermarci un po’ e dire alla Madonna ‘Grazie per avere accettato di essere Madre quando l’Angelo Te lo ha detto e grazie per avere accettato di essere Madre quando Gesù Te lo ha detto”.

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