religione

Papa prega per i senzatetto

Elisabetta Reguitti Ansa - VATICAN MEDIA HANDOUT
Pubblicato il 02-04-2020

hiediamo a Santa Teresa di Calcutta che risvegli in noi il senso della vicinanza

“In questi giorni di dolore e tristezza si evidenziano tanti problemi nascosti. Sul giornale di oggi c’è una foto che colpisce il cuore. Tanti senza tetto in una città, sdraiati in un parcheggio in osservazione. Tanti senza tetto ci sono oggi. Chiediamo a Santa Teresa di Calcutta che risvegli in noi il senso della vicinanza a tante persone che nella società, nella vita normale vivono nascoste come i senza tetto che nel momento della crisi si evidenziano così tanto”.

I lettura Gen 17,3-9
Diventerai padre di una moltitudine di nazioni.
Salmo (Sal 104)
Il Signore si è sempre ricordato della sua alleanza.
Vangelo Gv 8,51-59
Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno.

“Il Signore si è sempre ricordato della sua alleanza. Lo abbiamo ripetuto nel salmo responsoriale. Il Signore non dimentica mai. Solo in un caso dimentica: dopo aver perdonato i nostri peccati. Dopo perde la memoria. La sua fedeltà è memoria, la sua fedeltà con Abramo è memoria delle promesse che aveva fatto. Abramo è un eletto. Dio elesse lui e in quella elezione gli ha promesso una eredità”.

Ripete il Santo Padre:
“ Oggi nel libro della Genesi c’è un passo in più ‘ quando a te la mia alleanza è con te’ una alleanza che fa vedere da lontano la sua fecondità. Abramo diventerà padre di una moltitudine di nazioni. Ecco la promessa dell’alleanza”.

“Ognuno di noi è un eletto - rassicura Papa Francesco -, nessuno sceglie di essere cristiano nel mercato delle religioni che esiste. Noi siamo cristiani perché siamo stati eletti, in questa elezione c’è la promessa di speranza, il segnale di fecondità. Abramo sarà padre di una moltitudine di nazioni e sarà fecondo nelle fede. La tua fede sarà una fioritura in opere buone e di fecondità”.

Sottolinea il Pontefice: “Una fede feconda”. Ma “devi osservare l’alleanza con me, l’alleanza è fedeltà al Signore. Noi siamo stati eletti e il Signore ci ha dato la sua promessa adesso ci chiede la nostra alleanza alla fedeltà”.

“ Gesù dice che Abramo esultò di gioia pensando e vedendo il suo giorno. Il giorno della fecondità. Quel figlio suo, Gesù che era figlio di Abramo venuto a rifare la creazione, che è più difficile che farla - assicura Francesco - ed è venuto per la redenzione dai nostri peccati e liberarci”.

Poi spiega: “Il cristiano non è perché possa far vedere la fede del battesimo. La fede del battesimo è una carta. Tue sei cristiano se dici sì alla elezione che il Signore ha fatto di te. Se vai dietro le promesse che Gesù ha fatto con te e vivi in alleanza con Lui. Questa è vita cristiana”.

“I peccati sono sempre contro queste tre cose: non accettare la elezione che ci fa Dio, non accettare la speranza nella promessa e guardare da lontano le promesse. Tante volte come dice la lettera agli ebrei ‘salutare da lontano le premesse e dimentica l’alleanza’ vivere senza alleanza come se noi fossimo senza”.

E in chiusura della sua Omelia da Casa Santa Marta rinasce come “la fecondità è la gioia di Abramo. Oggi la parola di Dio è sulla nostra esistenza come cristiani. Che sia quella del nostro Padre, la consapevolezza di essere eletti, gioiosi e andare verso la promessa e la fedeltà nel compiere l’alleanza”.

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