religione

Papa Francesco: ricordiamo le mamme con affetto e gratudine

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

«Oggi in tanti Paesi si celebra la festa della mamma: ricordiamo con gratitudine e affetto tutte le mamme, affidandole alla Mamma di Gesù». Lo ha detto papa Francesco al termine del Regina Coeli in Piazza San Pietro. «Ora mi rivolgo alle mamme che sono qui in piazza - ha proseguito il Papa “a braccio” - ce ne sono? Un applauso per loro, per le mamme che sono in piazza. E questo applauso abbracci tutte le mamme, tutte le nostre care mamme, quelle che vivono con noi fisicamente ma anche quelle che vivono con noi spiritualmente. Il Signore le benedica tutte e la Madonna, alla quale questo mese è dedicato, le custodisca». 




Francesco, prima della recita della preghiera mariana, si era soffermato sul Vangelo di oggi, quello in cui Gesù parla del comandamento nuovo (“Che vi amiate gli uni altri come io ho amato voi…”)

«Gesù  - ha osservato il Papa - ci ha mostrato che l'amore di Dio si attua nell'amore del prossimo: tutti e due vanno insieme. Le pagine del Vangelo sono piene di questo amore: adulti e bambini, colti e ignoranti, ricchi e poveri, giusti e peccatori hanno avuto accoglienza nel cuore di Cristo». Francesco ha sottolineato che questa «è una strada che ci porta ad uscire da noi stessi per andare verso gli altri».




Il Papa commentava il Vangelo di oggi con le frasi di Gesù ai discepoli nel Cenacolo: «Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi», e «Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando». «Queste parole, pronunciate durante l'Ultima Cena - ha aggiunto -, riassumono tutto il messaggio di Gesù; anzi, riassumono tutto ciò che Lui ha fatto: ha dato la vita per i suoi amici». «Questa Parola del Signore - ha detto ancora il Pontefice - ci chiama a volerci bene gli uni gli altri, anche se non sempre ci capiamo, non sempre andiamo d'accordo». 




Quindi l’invito a compiere piccoli gesti di vicinanza nei confronti del nostro prossimo. «Sono tanti piccoli e grandi gesti che obbediscono al comandamento del Signore: “Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi”», ha spiegato, aggiungendo: «Gesti piccoli, di tutti i giorni: gesti di vicinanza a un anziano, a un bambino, a un ammalato, a una persona sola e in difficoltà, senza casa, senza lavoro, immigrata, rifugiata...». «Grazie alla forza di questa Parola di Cristo, ognuno di noi può farsi prossimo verso il fratello e la sorella che incontra», ha aggiunto il Pontefice. «Gesti di vicinanza, di prossimità, in questi gesti si manifesta l'amore che Cristo ci ha insegnato», ha ribadito a braccio.

Poi, dopo i saluti, l’ormai consueto: «A tutti auguro una buona domenica. E per favore, non dimenticatevi di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci!» (Vatican Insider)

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