religione

Papa Francesco: 'Prego per i senza fissa dimora'

Elisabetta Reguitti Vatican News
Pubblicato il 31-03-2020

La società, gli uomini e donne si accorgano di questa realtà

“Preghiamo oggi per coloro che sono senza fissa dimora in questo momento in cui ci viene chiesto di stare dentro casa. Perché la società, gli uomini e donne si accorgano di questa realtà, aiutino e la Chiesa li accolga”.

Lettura Nm 21,4-9
Il nostro Dio viene a salvarci.
Vangelo Gv 8,21-30
Avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora conoscerete che Io Sono.

“Il serpente non è certamente un animale simpatico, è sempre associato con il male” inizia Papa Francesco. “ Anche nella Rivelazione il serpente è proprio l’animale che il diavolo usa per indurre al peccato. Nell’apocalisse è chiamato ‘il serpente antico’. Che c’è sempre, dall’inizio”.

“Il popolo di Israele non sopportò il viaggio. Era stanco. Il popolo parlò contro Mosè e il Signore. È sempre la stessa musica - assicura - le domande sono ‘perché ci avete fatto salire senza pane e acqua‘. L’ immagine va sempre all’Egitto dove stavano bene, mangiavano e potevano bere. Sembra che il Signore non sopporti il popolo in questo momento e l’ira di Dio si fa vedere. Dio mandò serpenti brucianti che mordevano un gran numero di israeliti. Molti morirono.

Il popolo vede nel serpente il peccato. Vede nel serpente tutto ciò che ha fatto nel male. Mosè accoglie la parola del popolo e dice: ‘Il popolo ha parlato male di te e ha peccato’. Questa è la storia nel deserto - riprende il Santo Padre - Mosè pregò per il popolo e il Signore disse fate un serpente in metallo e ponetelo sull’asta”.

Dal Vangelo alla nostra mente così tanto umana, proprio dalla quale Francesco prosegue. “ A me viene in mente, ma questa non è idolatria? Un serpente in metallo che guarisce. Non si capisce. Logicamente non si capisce. Ma è una profezia. È l’annuncio su cosa accadrà”.

Continua a spiegare il Papa, pazientemente come un padre
“Gesù si innalza sulla croce. E Mosè innalza il serpente sull’asta. Gesù è innalzato sulla croce per la nostra salvezza. Il nocciolo della profezia è che Gesù si è fatto peccatore. San Paolo dice nella sua lettera ‘portò i peccati su di sé’. Quando guardiamo il crocifisso noi preghiamo lo adoriamo ma ci fermiamo prima di arrivare al centro della verità. Gesù si è annientato fino ad essere la croce. È venuto al mondo per prendere tutti i nostri peccati. Per farsi peccatore in mezzo a noi. I nostri peccati sono tutti su quella croce”.

Poi conclude e invita
“Dobbiamo guarda il crocefisso con questa luce, la luce della redenzione. Gesù si è fatto peccato. Non fa finta di morire e di soffrire. È solo e abbandonato”. Padre perché mi hai abbandonato? “Io sono alzato come un serpente. Come quello che è tutto peccato. Non è facile capire questo, se ci pensiamo magari arriveremo a una conclusione”. Ma “Soltanto contemplare. Pregare. Ringraziare”

Elisabetta Reguitti

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