religione

Padre Mauro Gambetti, San Francesco insegna a gestire il bene comune

Il Sole 24 ore Andrea Cova
Pubblicato il 18-08-2019

Assisi. La prima Scuola di Economia aperta su iniziativa del Sacro Convento

Inverno 1224-1225. Francesco d’Assisi è un uomo di poco più di quarant’anni, che ha vissuto secondo le parole del Vangelo. Quando la sua comunità si ingrandisce nel 1220 egli rinuncia al governo dei fratelli ma non ad esserne guida spirituale, sebbene i contrasti e i dissapori, al suo interno, stiano emergendo. Francesco è un ricercatore della bellezza, un visionario che penetra al di là della materia, non negata, non disprezzata, ma percepita come riflesso, segno del Creatore. Papa Gregorio Magno in una sua celebre omelia aveva asserito:


«L’uomo possiede qualcosa di tutte le creature. Con le pietre ha in comune l’essere, con gli alberi la vita, con gli animali i sensi, con gli angeli l’intelligenza. Se dunque ha qualcosa in comune con tutte le creature, egli è, in certo senso, ogni creatura».


Dal grande cuore di questo piccolo uomo ferito dalle stigmate, sgorga il Cantico delle Creature: l’essere umano è chiamato non solo a ordinare, a sottomettere, ma soprattutto a custodire, a essere responsabile, a unire la sua voce a quella delle creature — «cum tucte le tue creature» — nel rendimento di grazie all’Altissimo, Onnipotente e bon Signore, fino a farsi loro voce.


Da questa ispirazione, nasce l’idea di tracciare una nuova traiettoria formativa che unisce individualità e comunità, connessione con disconnessione, per riappropriarsi di una consapevolezza che coltivi l’anima oltre che il proprio sapere, e che valorizzi l’empatia come l’emozione, la coscienza come la conoscenza, la circolarità come la cooperazione. Cum-prendere («prendere-insieme») l’economia con la riflessione, il dialogo e l’ispirazione del Canto di Frate Sole di San Francesco: è la missione di «Percorsi Assisi», la prima Scuola di Economia interuniversitaria, realizzata dal Sacro Convento, in collaborazione con la Federico II di Napoli, l’Alma Mater di Bologna, il Politecnico di Milano, la Luiss Guido Carli e l’Istituto Teologico di Assisi.


«Percorsi Assisi» vuole proporre un approccio “largo” all’economia, che sappia costruire una modalità alternativa di intendere il progresso ed il futuro dell’uomo sulla Terra, frutto di una cultura della comunione, basata sulla fraternità e sull’equità, per combattere lo spreco e per proporre nuovi stili di vita. Con un fine: riscoprire, in un presente che corre, investito dalla digitalizzazione imperante, la centralità dell’uomo e la sua capacità di concentrarsi sulle “cose evidenti”: la profondità del silenzio, la capacità di riflessione, il senso delle parole e la bellezza della natura saranno infatti riscoperte nella loro interezza, in una cornice di umanità francescana.


Nel Sacro Convento di San Francesco, cantiere di speranza, gli economisti del futuro si alleneranno al valore della rapidità ragionata, che coniuga la lentezza del “pensare bene”, sinonimo di capacità di rielaborare le priorità, a una necessaria velocità, così da comporre la personalità analogica individuale con quella digitale. Sarà possibile per gli studenti, in una sorta di detoxing week, scegliere di disconnettersi, ad esempio spegnendo i cellulari durante le lezioni, per immergersi a pieno nella visione del percorso.


Sarà indispensabile collaborare e non competere, perché chi si prende cura degli altri si è già preso cura di sé stesso. È nel quinto capitolo dell’Enciclica Laudato Sì che Papa Francesco fa un appello a «dialogare ed agire»: il percorso si orienterà su queste bisettrici, alternando la didattica frontale – costruita con laboratori e seminari tecnici ed etici – alle modalità di apprendimento learning by doing – tra camminate nella natura e momenti di riflessione e meditazione con i frati francescani – e a company visits, in realtà che hanno integrato i valori e i principi di sostenibilità nei loro modelli di business, tra cui imprese illuminate radicate sul territorio circostante.


L’esperienza di Assisi vuole essere un’esperienza di sviluppo umano integrale e una fucina di pensiero in cui elaborare una visione di economia sana e di sviluppo sostenibile che guarisca le ferite dell'ambiente. Nell’ultimo giorno di corso, i partecipanti presenteranno il loro «Libro bianco», un mosaico di idee redatto da persone che camminano insieme, un documento in cui emergeranno gli sforzi di un apprendimento congiunto e di una progettualità sui temi affrontati durante i nove giorni di corso.



«Percorsi Assisi» sarà una settimana non “idealista”, sganciata dalla realtà, ma “ideativa” e progettuale, dove troverà ulteriore forma e sostanza il metodo di “apprendimento largo” (life largelearning), che la Luiss sta sviluppando in particolare grazie all’impegno del Direttore Generale dell’Ateneo Giovanni Lo Storto, un modello capace di integrare attività ed esperienze con lo studio, valorizzando le occasioni di incontro con gli altri. 



Il progetto avrà il suo naturale estuario nell’incontro «Economy of Francesco», che il Santo Padre ha convocato ad Assisi nel marzo ­2020 per incontrare giovani economisti e change-makers e stringere con loro un “Patto”, al fine di Ri-animare, Ri-vedere, Rispondere e Riparare insieme alle sfide che «Sora nostra Matre Terra» ci pone dinanzi.


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