religione

Maria e Francesco, Madre e figlio in un solo respiro

Antonio Tarallo Pubblico Dominio
Pubblicato il 30-11-2020

Il rapporto di San Francesco con la Vergine Maria

Siamo in pieno tempo della Novena all’Immacolata, alla Vergine Maria, alla Madre dell’Umanità. La devozione per Maria, nella vita del santo di Assisi ricopre un ruolo del tutto particolare. In questo suo amore per Maria possiamo trovare diverse “pieghe” della spiritualità non solo di Francesco ma dell’intero Ordine francescano. Il suo fondatore da ciò che ci dicono i suoi biografi ufficiali aveva questa inclinazione d’animo - chiamiamola così - così profonda verso la Vergine: un rapporto stretto, profondo, e del tutto eccezionale con la Madre di Dio. 

E, in fondo, dobbiamo ben ricordarlo, l’intera sua missione, l’intera missione francescana nasce proprio da Maria:  luogo eletto, la Porziuncola, Santa Maria degli Angeli. Leggiamo cosa ci dice San Bonaventura, nella sua "Leggenda Maggiore": "Andò finalmente in un luogo chiamato Porziuncola, nel quale era stata costruita anticamente una chiesa dedicata alla beatissima Vergine che allora era, però abbandonata e non curata da nessuno. Quando l'uomo di Dio la vide così abbandonata, spinto dalla sua fervente devozione per la Regina del mondo, incominciò a dimorare assiduamente in quel luogo, con l'intento di ripararla. (..) Questo luogo il santo amò più di tutti gli altri luoghi del mondo. Qui, infatti, umilmente incominciò; qui virtuosamente progredì; qui felicemente arrivò al compimento. Questo luogo, al momento della morte, raccomandò ai frati come il luogo più caro alla Vergine”. 

Bisogna partire da un dato di fatto, ben noto, tra l’altro: Francesco alter Christus, come solitamente viene ricordato. Dunque, se Cristo aveva devozione per la Madre, non poteva essere altrimenti per lo stesso Francesco d'Assisi. E in Maria, il santo riusciva a contemplare meglio il mistero di Gesù.  Sempre San Bonaventura ci ricorda: "Circondava di indicibile amore la MAdre del Signore Gesù, per il fatto che ha reso nostro fratello il Signore della Maestà e ci ha ottenuto la misericordia. In lei principalmente, dopo che in Cristo, riponeva la sua fiducia, e perciò la costituì avvocata sua e dei suoi. In suo onore digiunava con grande devozione dalla festa degli apostoli Pietro e Paolo fino alla festa dell'Assunzione". Nell’altro suo biografo troviamo queste significative parole. "Il cuore di Francesco ardeva di fervente devozione e di singolare amore per la Madre celeste. In lei, dopo Gesù, era tutta la sua confidenza". E’ Tommaso da Celano a scriverle. 

Francesco lasciò pochi scritti dedicati a Maria. Ma uno, in particolare, risplende di tutta la sua devozione, il suo amore per Maria. Stiamo parlando del famoso "Saluto alla Beata Vergine Maria": "Ave Signora, santa Regina, santa genitrice di Dio, Maria, che sei vergine fatta Chiesa (...) tu in cui fu ed è ogni pienezza di grazia e ogni bene. Ave suo palazzo, ave, suo tabernacolo, ave, sua casa, ave, suo vestimento, ave, sua ancella, ave, sua Madre. (...)". E’ interessante soffermarsi su come San Francesco saluti la Vergine, con quella preghiera “Ave suo palazzo./ ave, suo tabernacolo,/ ave, sua casa./Ave, suo vestimento…”. Dunque, Francesco quando parla di Maria, parla della Chiesa. Infatti, non a caso, per riferirsi a Lei, riprende gli argomenti della consacrazione della Chiesa. Maria è, dunque per San Francesco, la Chiesa. E’ importante sottolinearlo. Maria è il luogo dove è presente il Figlio di Dio.

E’ da sottolineare, appunto, che proprio le sue ultime volontà, espresse a Santa Chiara, fanno riferimento alla Vergine Maria. Dirà, infatti: “Io frate Francesco, piccolino, voglio seguire la vita e la povertà di nostro Signore Gesù Cristo, e della Sua Santissima Madre”. Tutto questo, ci indica bene, l’antropologia di Francesco: la stretta connessione spirituale tra Figlio e Madre, tra Gesù e Maria, tra San Francesco e Maria e Gesù. Un unicum.

 

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