religione

La lacrimazione della statua di Sant'Antonio: il miracolo 10 anni fa nel Salernitano

Gelsomino Del Guercio
Pubblicato il 14-06-2020

Avvenne tra il 12 e 13 giugno 2010. Le indagini diocesane, supportate da quelle scientifiche, hanno accertato l'inspiegabilità del fenomeno

Dieci anni il miracolo della statua di Sant'Antonio a Polla, in provincia di Salerno. Erano all’incirca le 15.15 di Sabato 12 giugno 2010, e fra Mimmo Marcigliano, un frate del Convento francescano, passando davanti alla statua del Santo, nota delle lacrime scendere dagli occhi.
La statua sembrava come viva, gli occhi erano arrossati e lucidi come di una persona che piange da tempo e le palpebre sembravano raccogliere le lacrime che uscivano dagli occhi, due lacrime scendevano lungo le guance.

IL VESCOVO
La lacrimazione, scrive infocilento.it, si è ripetuta a intervalli irregolari fino a tarda sera e poi anche nella mattina del giorno seguente. Il 13 giugno, verso le 6 del mattino, giunse a Polla, anche Sua Ecc.za Mons. Angelo Spinillo allora Vescovo della Diocesi di Teggiano-Policastro, dopo aver notato ciò che stava avvenendo, si è inginocchiato, ha invocato lo Spirito Santo e ha pregato il Santo recitando le litanie e il canto del Si Quaeris Miracula.

IL PRELIEVO
Terminato il momento di preghiera, diede disposizione affinché fosse prelevato tutto il liquido presente sulla statua, per provvedere ai dovuti accertamenti, e cosi con una siringa si riuscì a prelevare circa 10cc di liquido, il volto fu poi asciugato con un panno di lino. A vedere il volto umido del Santo sono stati sei religiosi e il Vescovo della Diocesi.
Mons Spinillo, si legge su italia2.tv, istituì una Commissione Diocesana di Indagine, che dopo otto mesi di analisi, riscontri scientifici e testimonianze. Esami chimici e foto ai raggi infrarossi stabilirono che la statua non era stata in alcun modo manomessa. I Ris che pure hanno esaminato il tutto (liquido ed effige) non sono riusciti a stabilire l’origine della lacrimazione. Da allora sono stati sempre più numerosi i devoti del Santo venuti a Polla per pregare dinanzi alla statua del Santo.



LA PROCLAMAZIONE
L'indagine ha prodotto una ricca documentazione, che l’ha spinto, il 13 febbraio del 2011, a proclamare, con Decreto, la Veridicità dell’evento. In quella stessa occasione, Mons. Spinillo ha sigillato in una teca i manutergi usati per asciugare le lacrime della Statua, che quindi sono divenute “Reliquie” testimonianza del Miracolo.

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