religione

La difficile missione delle Francescane del Sacro Cuore nella savana

Gelsomino Del Guercio
Pubblicato il 30-11--0001

Da Gemona, ai piedi delle alpi friulani al cuore della savana, in uno degli stati più pericolosi e destabilizzati al mondo: la Repubblica Centroafricana.

Una scelta, quelle della Congregazione religiosa delle Francescane Missionarie del Sacro Cuore (FMSC) che nasce con il carisma missionario e si manifesta nel segno dell'interculturalità. Anche a costo di lasciare l'Italia per trasferire nel difficile territorio centroafricano.

LA RICCA FONDATRICE

La famiglia religiosa ha origine nel 1861 per ispirazione di una nobile dama francese, la Fondatrice Laura Leroux, che offre i suoi doni e talenti al Signore per dare vita a ciò che lo Spirito le aveva messo in cuore: fondare una Congregazione che prestasse aiuto nell'opera missionaria della Chiesa e nell'educazione delle fanciulle povere.

PADRE FIORAVANTI

La realizzazione diviene possibile grazie al sostegno del Fondatore, il Servo di Dio Padre Gregorio Fioravanti, frate minore. Entrambi sono scelti da Dio per essere le guide della nuova realtà religiosa.

Secondo gli insegnamenti dei Fondatori e nello spirito di San Francesco, le FMSC colgono la sintesi della loro vocazione impegnandosi a fare del Vangelo la loro "forma di Vita e di Missione”:

INSIEME ALLA CHIESA LOCALE

Dal 1989 la Congregazione decide di investire il suo impegno missionario nella Repubblica Centroafricana, in uno stato dove la Chiesa locale, con un numero ancora piccolo di sacerdoti indigeni e di catechisti, e con l’aiuto dei missionari provenienti da altre Chiese, porta avanti la sua opera di promozione umana e di evangelizzazione.

NIEM E MAIGARO

La Suore della Provincia “S. Maria degli Angeli” sono presenti in due comunità (Niem – Maigaro), nell’assistenza sanitaria; nella prima alfabetizzazione; nel servizio di animazione rurale in numerosi villaggi; nella promozione della donna, anche con un Istituto tecnico professionale femminile.

TAGLIO, CUCITO E IGIENE

A  Niem, centro geografico di un vasto territorio comprendente 140 villaggi che dista dalla cittadina di Bouar 75 km, oltre al dispensario, è in funzione una scuola di alfabetizzazione, con lezioni anche di taglio, cucito e maglieria per le ragazze.

Quando è possibile, le suore si recano in alcuni dei numerosi villaggi incontrando mamme e ragazze per lezioni di puericultura, igiene, alfabetizzazione, educazione alimentare, cucito, catechesi.

Nel 1998 viene aperta pure la scuola materna per accogliere più di 100 bambini del luogo ed assicurare loro quel minimo di assistenza di cui hanno bisogno.

L'ISTITUTO PROFESSIONALE FEMMINILE

A Maigaro, villaggio della savana a 10 km. da Bouar, è stato avviato nel 1995 un Istituto Tecnico Professionale Femminile (unico in tutto la Repubblica Centrafricana) per l’istruzione e l’avviamento al lavoro delle giovani provenienti da tutto il Paese.

Lo scopo è dare alle allieve una formazione integrale della persona, attraverso un insegnamento intellettuale e pratico della durata di 4 anni.

In questo Centro vivono 130 ragazze desiderose di cambiare un destino di povertà, di sfruttamento e di sottomissione che sembra fatale per chi nasce in questo Paese. Le giovani che lo frequentano provengono talora da villaggi e città molto lontane. Esse risiedono in ambienti annessi alla struttura scolastica (collegio).

Da alcuni anni è stata avviata pure la scuola elementare, con sezioni di 50 alunni che provengono dai villaggi vicini, percorrendo vari km. a piedi.

CENTRI DI SALUTE

Il progetto Niem e Magaro ha realizzato due centri di salute che comprendono: servizio farmacia, day-hospital, laboratorio analisi, reparto vaccinazioni, degenze, reparto maternità e pediatria, centro nutrizionale, studio dentistico, radiografie, sala operatoria…

In questi due dispensari (di circa 70 posti letto ciascuno), lavorano: medici, suore infermiere, analisti, infermieri e ostetriche del luogo, oltre ad altro personale sussidiario. Tutti questi laici sono regolarmente stipendiati dalla missione. L’afflusso in queste due strutture sanitarie è di circa 200 malati al giorno.

Nei luoghi più lontani, sono state avviate pure alcune “farmacie di villaggio” per servizio di pronto soccorso; esse sono gestite da giovani preparati nei dispensari con un corso appropriato. Tutto è a carico della missione.

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